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Pechino 2, la nascita di una citta’ utopica. Intorno alla vecchia

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Piuttosto che tentare di risolvere gli enormi problemi della capitale, i cinesi stanno pensando di farsene una nuova e migliore. Il governo locale dello Hebei, la provincia che si trova a nord del Fiume Giallo (Huang He’) e che si sviluppa intorno alla capitale e alla municipalità di Tianjin, sta pianificando di costruire in meno di dieci anni una nuova Pechino. Quella che viene spesso considerata un’estensione di queste due importanti municipalita’ autonome puo’ diventare in realta’ “the next big thing” della nuova Cina. Gli amministratori locali sembrano crederci davvero, come riportano sia il China Weekly che il China Economic Weekly.

Questa volta quindi non si parla di spostare la capitale da Pechino, bensi’ di creare tredici contee che formino una sorta di “area economica speciale” che punti sull’industria hi-tech. Secondo il progetto, la nuova megalopoli sarebbe collegata a Pechino con una nuova rete di strade, sopraelevate e linee di metropolitana e, dal punto di vista energetico, sarebbe completamente autonoma.

L’obiettivo principale del governo locale e’ quadruplicare entro il 2015 il suo prodotto interno lordo. Il programma intende anche alleviare i mali di cui da tempo Pechino soffre. La capitale cinese, che ha raggiunto i 20 milioni di abitanti nel luglio dello scorso anno, sembra un gigante paralizzato. Il “Rapporto sul trasferimento della capitale della Cina”, scritto dal funzionario di stato Qin Fazhang e dal professore di economia del Politecnico di Pechino Hu Xingdou, ne evidenziava i problemi principali: «Il governo vi ha investito troppo denaro — scrivono — Il costo della vita ormai e’ improponibile. La metropoli vive in un perenne stato di bisogno per l’acqua, risorsa scarsissima”. E poi, insistono, “il deserto incombe, le strade si fanno sempre piu’ polverose”. Per non parlare della “fragilita’ ecologica di una citta’ inquinata, sovrappopolata e assediata dal traffico”.

Secondo il China Weekly, il progetto della autorita’ locali dello Hebei potrebbe andare a buon fine soltanto se il governo centrale l’approvera’. Gia’ prima del nuovo anno cinese, che arrivera’ il 4 febbraio, si attendono risposte. Lo Hebei nel 2009 intanto ha registrato una crescita del suo Pil del 10,1%, il sesto tra le province della Repubblica Popolare, e sta gia’ ampliando le tre nuove citta’ – Jingbei, Jingnan e Jingdong – che si trovano vicino a Pechino. Per le autorita’ della provincia dello Hebei e’ solo questione di tempo: nascera’ presto una nuova Pechino.

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