Economia

Partite Iva: alla cassa entro il 15 settembre. Cosa pagare

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La Data X per le  partite Iva è il prossimo 15 settembre, quando liberi professionisti, ditte individuali e lavoratori autonomi saranno chiamati alla cassa per pagare saldo e acconto delle imposte sui redditi. Entro il 15 settembre in particolare devono essere effettuati i versamenti risultanti dalle dichiarazioni dei redditi, IRAP e IVA che scadono dal 30 giugno al 31 agosto 2021.

E’ stato il decreto Sostegni Bis ad aver predisposto la proroga della scadenza dei termini per il versamento delle somme emergenti dalle dichiarazioni annuali fissata per il 15 settembre. Successivamente, con risoluzione n. 53/E/2021, l’Agenzia delle Entrate ha fornito le istruzioni per la rateizzazione.  Vediamo da vicino chi deve pagare, cosa e come.

Partite Iva: cosa pagare e chi è chiamato alla cassa

Entro il 15 settembre, occorre effettuare i versamenti risultanti dalle dichiarazioni dei redditi, IRAP e IVA e quelli che scadono dal 30 giugno al 31 agosto 2021.

Devono pagare tutti i contribuenti che:

– esercitano attività economiche per le quali sono stati approvati gli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA);

– dichiarano ricavi o compensi di ammontare non superiore al limite stabilito, per ciascun indice, dal relativo decreto ministeriale di approvazione.

In presenza di questi requisiti, sono chiamati alla cassa anche i contribuenti che:

– applicano il regime forfetario

– applicano il regime fiscale dei nuovi minimi

– partecipano a società, associazioni e imprese

– determinano il reddito con altre tipologie di criteri forfetari;

– ricadono nelle altre cause di esclusione dagli ISA.

Quando pagare

Con la risoluzione n. 53/E del 2021, l’Agenzia delle Entrate delinea in maniera esaustiva  i termini di versamento che possono così riassumersi:

– versamento unico entro il 15 settembre 2021: per tutti i soggetti che hanno beneficiato della proroga – titolari o non titolari di partita IVA;

– nel caso di versamento rateizzato per i soggetti titolari di partita IVA:

  •  entro il 15 settembre 2021 la prima rata, senza interessi;
  • entro il 16 settembre 2021 la seconda rata, con interessi;
  • entro il 18 ottobre 2021 la terza rata, con interessi;
  • entro il 16 novembre 2021 la quarta rata, con interessi.

-per i soggetti non titolari di partita IVA che partecipano a società, associazioni e imprese: entro il 15 settembre 2021, la prima rata, senza interessi; entro il 30 settembre 2021, la seconda rata, con interessi; entro il 2 novembre 2021, la terza rata, con interessi; entro il 30 novembre 2021, la quarta rata, con interessi.

I soggetti che hanno già iniziato il pagamento in forma rateale, nel rispetto di termini vigenti prima della proroga, possono proseguire i versamenti secondo le scadenze previste dal piano di rateazione originario. In questo caso, il termine di versamento delle rate in scadenza nel periodo 30 giugno-31 agosto 2021 può considerarsi posticipato al 15 settembre 2021, senza applicazione di interessi.

Sulle rate aventi scadenza successiva al 15 settembre 2021 sono dovuti gli interessi al tasso del 4 per cento annuo, a decorrere dal 16 settembre 2021. Gli interessi di rateazione eventualmente già versati, non più dovuti per effetto della proroga, possono essere scomputati dagli interessi dovuti sulle rate successive.

In tutti i casi è, comunque, necessario dare evidenza, nella delega di pagamento, del numero di rata versata. Qualora, invece, entro il termine del 15 settembre 2021, si effettuino più versamenti con scadenze ed importi a libera scelta (senza, quindi, avvalersi di alcun piano di rateazione), è possibile versare la differenza dovuta a saldo:

  • in un’unica soluzione, al più tardi entro il 15 settembre 2021, senza interessi;
  • in un massimo di quattro rate, di cui la prima da effettuare entro il 15 settembre 2021, con applicazione degli interessi a partire dalla rata successiva alla prima.

Come pagare

Il versamento va effettuato con modello F24 con modalità telematiche, direttamente (utilizzando i servizi “F24 web” o “F24 online” dell’Agenzia delle entrate, attraverso i canali telematici Fisconline o Entratel oppure ricorrendo, tranne nel caso di modello F24 a saldo zero, ai servizi di internet banking messi a disposizione da banche, Poste Italiane e Agenti della riscossione convenzionati con l’Agenzia delle Entrate) oppure tramite intermediario abilitato.

Bonus partite Iva in scadenza a fine ottobre

Rimanendo in tema partite Iva è bene ricordare che fino al 31 ottobre 2021 è possibile fare richiesta per avere il bonus  IVA, ovvero l’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (ISCRO), prevista dalla legge di bilancio 2021 (legge 178/2020), rivolta agli iscritti alla Gestione Separata dell’INPS che esercitano per professione abituale attività di lavoro autonomo.

L’indennità ISCRO può essere richiesta una sola volta nel triennio 2021-2023 ed è erogata, per sei mensilità, a decorrere dal primo giorno successivo alla data di presentazione della domanda. La scadenza per presentare la domanda per tutti e tre gli anni è sempre fissata al 31 ottobre di ciascun anno. È pari al 25%, su base semestrale, dell’ultimo reddito da lavoro autonomo certificato dall’Agenzia delle Entrate e già trasmesso da quest’ultima all’INPS alla data di presentazione della domanda.