Economia

Pagamenti digitali: tra assistenti virtuali e boom pre-pagate, le sfide future

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Il futuro dei pagamenti digitali passa sempre più attraverso gli assistenti virtuali che, a seconda delle circostanze, diventano cassieri o assistenti allo shopping. Negli Stati Uniti effettuare operazioni tramite Siri e Alexa è una pratica sempre più diffusa. Secondo una ricerca condotta da Business Insider sono circa 18 milioni di consumatori statunitensi che hanno effettuato pagamenti vocali e, secondo le stime, il numero si quadruplicherà nei prossimi cinque anni.

Secondo il sondaggio condotto dal sito finanziario, i pagamenti vocali stanno sempre più prendendo piede: l’8% degli intervistati ha affermato di aver utilizzato comandi vocali per comprare qualcosa, inviare denaro ad un amico o pagare una bolletta. Una percentuale che salirà fino 31% degli adulti statunitensi entro il 2022.

Tra i fattori alimenteranno questa crescita,  l’esplosione di dispositivi abilitati alla voce. D’altronde i big hi-tech del settore si stanno muovendo a passo spedito su questo terreno: Amazon, Apple, Google e PayPal fanno parte della crescente lista di aziende che lavorano per rendere possibili questi pagamenti di prossima generazione.

 

Sempre in tema di pagamenti, altra sfida futura dei player del settore si giocherà sul fronte delle carte prepagate. Un mercato che negli Stati Uniti nel 2016 aveva un valore di $ 290 miliardi. Tra i trend in evidenza, la ricerca di Business Insider evidenzia quella del crescente spostamento di interesse da parte delle società emittenti dai consumatori a basso reddito verso i millennial e gli adulti a reddito più elevato.

Tutto questo avviene mentre per le società del settore il mercato quello delle pre-pagate sta diventando sempre più competitivo. Questo grazie al fatto che aziende tecnologiche come Apple, Square e Venmo sviluppano le proprie offerte prepagate, come parte di una strategia volta a spingere i clienti a interagire con le loro app.