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OTTAVA NERA PER IL DOLLARO L’EURO SFIORA 1,08

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di Cristina Latessa

Le prospettive di una guerra più lunga zavorrano il dollaro e danno invece slancio all’ euro che sfiora quota 1,08 dopo avervi oscillato intorno nei giorni precedenti e si avvia a concludere la settimana con un rialzo del 2,2% sul biglietto verde, ovvero il maggior guadagno settimanale dal 21 giugno scorso.

L’apprezzamento odierno della moneta unica è stato favorito dalla dichiarazione al Washington Post da parte del comandante americano in capo delle truppe di terra in Iraq William S. Wallace, secondo cui le tattiche non convenzionali adottate dal nemico hanno accresciuto le possibilità di una guerra più lunga rispetto alle previsioni iniziali.

Gli operatori del settore si convincono ogni giorno di più che questo conflitto sia destinato a protrarsi ben più delle sei settimane che caratterizzarono la durata della prima Guerra del Golfo e aumentano di conseguenza i timori di pesanti ripercussioni sull’economia Usa già in difficoltà.

La frenata dei consumi americani è una realtà comprovata dall’odierno dato di febbraio che mostra un livello invariato delle spese personali, in scia a quanto accaduto a gennaio e come non si verificava dai due mesi precedenti alla guerra del Golfo, quando gli Usa si trovavano in recessione.

A specchiare la situazione Usa, oggi è giunto inoltre il dato sulla fiducia dei consumatori a marzo rilevato dall’ Università del Michigan risultato superiore alle attese, ma comunque ai minimi da nove anni.

Secondo gli esperti, il dollaro è destinato a scendere ancora nelle prossime settimane fino a quota 1,12 e lo scivolone potrebbe anche essere più rapido in presenza di notizie choc sul fronte guerra, come l’ utilizzo da parte irachena di armi biologiche.

Se il dollaro non può che continuare a perdere terreno in uno scenario di guerra lunga, alcune valute se ne stanno invece avvantaggiando, prima tra tutte il franco svizzero che oggi si é apprezzato sul dollaro (1,3763 da 1,3843 di ieri) ed è rimbalzato sull’ euro (1,4767 da 1,4811).

Anche il dollaro canadese, forte di un buono stato di salute dell’ economia nazionale e della probabilità di un rialzo dei tassi da parte della Banca Centrale, prende quota, balzando nella settimana dell’ 1,8% nei confronti del dollaro Usa.

Il dollaro registra comunque oggi un rialzo sullo yen, attestandosi a 120,10 da 119,97 di ieri in scia alle dichiarazioni sulla possibilità, supportata dalle dichiarazioni del ministro delle Finanze nipponico, che la banca centrale torni a vendere yen (come già fatto negli ultimi due mesi per un totale di 1,2 trilioni di yen) per supportare l’ export in crisi. Anche l’ euro oggi si apprezza sullo yen e sale a 129,23 da 128,19 di ieri, il maggior guadagno in un mese.