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ORSO O ANCORA TORO? COME TI SCIOLGO I DUBBI

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(WSI) – Archiviato il mese di settembre sui massimi dell’anno, i mercati non hanno di certo iniziato l’ultimo trimestre nel migliore dei modi. Nella storia recente, ottobre è spesso stato un mese avaro per chi investe sull’azionario e dal momento che i mercati arrivano da una cavalcata che ha ben pochi precedenti, sono fondati i timori di chi crede che l’Orso è pronto per svegliarsi dal letargo.

Per chi non volesse anticipare i tempi rifugiandosi in prodotti di liquidità o, più aggressivamente, su strumenti di tipo short , il segmento dei certificati propone una ” chicca “. Si tratta di un Twin Win, legato al DJ Eurostoxx 50, passato indenne allo tsunami che ha investito fino al marzo scorso oltre 600 strumenti dotati di barriera invalidante, che per le sue caratteristiche può oggi garantire un buon profilo di rischio rendimento in diversi scenari di mercato. Se puo’ interessarti, in borsa si puo’ guadagnare con titoli aggressivi in fase di continuazione del rialzo e difensivi in caso di volatilita’ e calo degli indici, basta accedere alla sezione INSIDER. Se non sei abbonato, fallo ora: costa solo 76 centesimi al giorno, provalo ora!.

Entrando nello specifico, il certificato ( quotato sul Sedex di Borsa Italiana con codice ISIN DE000DB461Z6 ) è stato emesso l’8 giugno 2006 da Deutsche Bank e presenta uno strike a 3462,37 punti. Alla scadenza, fissata fra un anno e otto mesi, rimborserà un importo pari al nominale maggiorato della performance assoluta fatta segnare dall’indice DJ Eurostoxx 50. Quindi una variazione dell’indice del 10% dal livello strike, in qualsiasi direzione, porterà a beneficiare di un guadagno del 10%. L’unica condizione richiesta per far si che le performance negative possano essere riconosciute in positivo è che nel periodo il DJ Eurostoxx non vada a violare la barriera posta a 1731,18 punti, un livello che sui minimi del 9 marzo scorso è stato soltanto sfiorato.

Allo stato attuale, con l’indice a 2767 punti in ribasso del 20% rispetto allo strike, è possibile acquistare questo certificato ad un prezzo di 94,75 euro. Ciò implica che , ipotizzando che alla scadenza del 5 giugno 2011 il sottostante si trovi sui valori attuali, si otterrebbe a titolo di rimborso un importo pari a 120 euro. Ulteriori ribassi, tali da non andare a violare la barriera posta al di sotto dei minimi di marzo, non farebbero altro che incrementare il valore di rimborso. Al contrario, qualora la fase di rialzo dovesse continuare, solo un ritorno allo strike, fatta salva la barriera, farebbe rientrare dei soli 100 euro nominali.

In considerazione di quanto detto, inserendo in portafoglio questo strumento si potrà subire una perdita in conto capitale solo se il DJ Eurostoxx 50 perderà più del 37,45% dai livelli attuali, mentre in qualsiasi altro caso si riuscirà a conseguire un guadagno minimo del 5,54% ( performance calcolata nell’ipotesi che l’indice ritorni a scadenza al punto di partenza). Se il baluardo dei minimi di marzo terrà fino alla scadenza del giugno 2010, il certificato consentirà, dunque, di partecipare con buon profitto a qualsiasi variazione del mercato di riferimento. Anche considerando i dividendi stimati sull’indice, il buffer risulta di circa il 30%; inoltre, in caso di assoluta invarianza dell’indice, si otterrà un guadagno del 26,64%. Si tenga conto , infine, che il trascorrere del tempo, unito ad un andamento laterale o moderatamente negativo del mercato, porterà la quotazione ad allinearsi al teorico valore di esercizio con diversi mesi di anticipo sulla scadenza.

In conclusione, allo stato attuale il certificato è più indicato per una fase stabile o negativa del mercato dal momento che si soffrirebbe una mancata partecipazione piena ad un eventuale nuovo rialzo dell’indice. In ogni caso il rischio maggiore è legato alla barriera: il posizionamento al di sotto dei minimi di marzo lascia ampi margini di sicurezza, ma è bene considerare che in caso di violazione le perdite in conto capitale verrebbero amplificate dal premio implicito nella quotazione.

Per fare un esempio, se si verificasse l’evento Knock Out e a scadenza l’indice tornasse sui valori attuali il rimborso sarebbe pari a 80 euro. I lauti dividendi del sottostante, stimati in un 4,1% annuo, data la scadenza residua non molto lontana risultano oggi avere un’incidenza minore rispetto all’emissione del prodotto.

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*Pierpaolo Scandurra è Managing Director di www.certificatiederivati.it. I suoi commenti non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.