Politica nazionale: allucinazioni di fine estate

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Da qualche giorno a questa parte, sarà pure l’età e non lo nego ma mi sta succedendo qualcosa di strano: dormo poco ed ho gli incubi, devo passare dal medico.

Voi vi starete chiedendo: “embè, e ce lo vieni a raccontare a noi?”

Cari amici, ho bisogno del vostro parere, dei vostri suggerimenti, delle vostre riflessioni perché sono certo che mi faranno stare meglio.

Per tornare al titolo dell’esordio di oggi: immaginiamo per un attimo:

  • Che non ci sia stato e non fosse esistito il Governo di Matteo RENZI degli ultimi anni;
  • Che al Governo del Paese ci sia ancora un Ciccillo CACACE qualunque, uno a caso, prendetelo voi fra qualcuno degli ultimi trent’anni a cominciare dall’ex cavaliere;
  • Che ci trovassimo ancora con una crescita negativa, con una disoccupazione inarrestabile;
  • Che alla guida del Partito di maggioranza relativa in Parlamento ci fosse qualcuno che ancora oggi pensa di smacchiare giaguari, di portare tacchini sul tetto, di pettinare le bambole o di tenere la mucca nel corridoio;
  • Che non ci fosse stato un Governo a mettere “una pezza” nel disastro delle banche maturato negli ultimi 30 anni e qualcuno non avesse insistito per la nomina di una Commissione Parlamentare d’inchiesta per l’accertamento delle responsabilità,  salvando intanto,  correntisti, dipendenti e per quanto possibile molti risparmiatori truffati;
  • Di non leggere i decisivi segnali positivi riguardanti la crescita e l’occupazione, riferiteci da numerosi indicatori anche internazionali come le Agenzie di Rating che ci aumentano la produzione e quindi la credibilità verso gli investitori esteri oppure l’ISTAT che ci riferisce che la crisi è alle spalle e che la crescita è strutturale;
  • Di avere una legge elettorale omogenea per Camera & Senato, in grado di assicurare una governabilità che il nostro Paese non ha mai avuto, considerati i 65 Governi in 70 anni, al confronto dei nove della Germania nello stesso periodo .

Continuando questo discorso, surreale, immaginiamo ancora che Matteo Renzi – che dal primo momento non ho esagerato a definirlo un extraterrestre della politica rapportato all’accozzaglia in servizio permanente effettivo esistente in Parlamento e fuori – non ci sia più e che questi anni siano stati una meteora, come un fenomeno luminoso provvisorio che ci ha fatto sognare e credere che l’Italia si possa cambiare, che la burocrazia impazzita si possa contrastare, che si possono fare le riforme riducendo i costi della politica, semplificando i processi amministrativi e aiutando i cittadini e le imprese.

Immaginiamo tutto questo.

Ecco, siamo rimasti soli, Renzi non c’è più e, nel colmo della disgrazia abbiamo Giggino “u canadair”, quello che va a Cernobbio e dice l’opposto di ciò che ha predicato fino al giorno prima (uscita dall’Euro), l’ex Cavaliere che ci portò alla bancarotta nel novembre 2011 quando non si potevano più pagare gli stipendi e le pensioni – spread a 600, significando interessi sul debito al 7%, più che usurari, Matto Salvini che si rifiuta di dare corso ad una Sentenza esecutiva che, dopo la condanna per truffa di Bossi & figli,  ha disposto il sequestro di circa cinquanta milioni di euro dalle casse della Lega, Beppe Grillo della Casaleggio associati e Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia.

Per fortuna che oltre a questi personaggi da fumetto horror abbiamo anche le sterpaglie di MDP, con Giuliano Pisapia, Roberto Speranza, Massimo D’Alema, Pierluigi Bersani, Gianni Cuperlo, Andrea Orlando, l’ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che, parole sue, sta in Parlamento da 70 anni e poi qualche altro rimasuglio della politica che adesso mi sfugge.

Meglio non pensarci, i miei incubi aumentano.