Società

OCCHIO AI TASSI AMERICANI

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

*Questo documento e’ stato preparato da MPS Capital Services ed e’ rivolto esclusivamente ad investitori istituzionali ovvero ad operatori e clientela professionale ai sensi dell’allegato n.3 al
reg. n.16190 della Consob. Le analisi qui pubblicate non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale
di WSI.

(WSI) – Tassi di interesse: l’andamento positivo delle borse ha continuato a condizionare il mercato obbligazionario europeo che ha visto un rialzo dei tassi di mercato su tutta la curva. Il differenziale sul 2-10 anni è sceso a 44 pb, mentre resta intorno ai 47 pb lo spread sul decennale Italia-Germania. Sul fronte macro, la produzione industriale tedesca di febbraio è risultata migliore delle attese, grazie soprattutto alla buona tenuta del settore delle costruzioni che ha beneficiato delle buone condizioni atmosferiche e dei beni intermedi che hanno più che bilanciato il calo del settore dei beni capitali e di consumo.

Il dato comunque ha confermato la debolezza dei consumi interni ed il rallentamento del settore dei beni capitali, così come anticipato dal dato degli ordinativi. Per oggi non sono attesi movimenti di rilievo, con gli operatori che resteranno in attesa della riunione della Bce di giovedì. Sul decennale la prima resistenza resta il 4% e la seconda passa per 4,08%.

Negli Usa tassi di mercato in rialzo dopo il recupero del comparto finanziario trascinato al rialzo dalla notizia di un possibile accordo tra Washington Mutual (WM) ed il fondo di private equity TPG per un aumento di capitale di 5Mld$, una iniezione di liquidità importante alla luce delle recenti svalutazioni di bilancio ufficializzate da WM per 3 Mld$. Inoltre Merrill Lynch ha portato a neutrale il giudizio sul comparto bancario europeo dichiarando che i mercati del credito potrebbero aver oltrepassato la fase peggiore. Di conseguenza diventa più forte la convinzione di un taglio dei tassi limitato a soli 25pb da parte della Fed il prossimo 30 aprile, comportando la continuazione dell’appiattimento di curva il cui spread sul segmento 2-10 anni è arrivato in prossimità dei 160pb. Oggi saranno importanti le indicazioni delel minute del 18 marzo: una maggiore enfasi sul tema inflazione rafforzerebbe la tesi secondo cui la Fed potrebbe essere prossima ad aver ultimato la fase di taglio dei tassi.

Su questo punto sarà importante verificare anche l’impatto del mese di trimestrali che precederà il prossimo Fomc. In ogni caso riteniamo che la Fed, pur cercando di evitare di incorrere in una situazione simile a quella giapponese sul fronte della politica monetaria, potrebbe comunque portare i tassi tra l’1 ed il 2% per cercare comunque di supportare al massimo i mutuatari a tasso variabile che proprio nel semestre in corso subiranno in buona misura una revisione della rata. Sul fronte credito al consumo a febbraio è stata confermato il maggior ricorso al credito revolving (carte di credito) il cui tasso di crescita annuale è arrivato ai massimi dalla metà del 2001. Sul decennale confermata la resistenza a 3,61%.

Valute: Dollaro in deprezzamento verso Euro sulla maggiore prevalenza dell’ipotesi di un taglio di 25pb il prossimo 30 aprile. La prima resistenza di rilievo si colloca in area 1,58. Ieri lo Yen si è deprezzato sulla scia del buon andamento dei listini azionari europei. Nel corso della notte il calo dei listini asiatici ha invece favorito un recupero della valuta nipponica. Verso Euro l’area di resistenza principale si colloca a 161,30-70, come segnalato nell’ultimo report. Verso Dollaro sembra la resistenza più vicina si trova a 102,80-103, il cui superamento darebbe luogo ad un movimento fino a 104-105.

Materie Prime: in crescita il greggio Wti salito di oltre 2$ al barile e nuovo record della benzina Usa sul ritorno degli investitori nel comparto delle materie prime energetiche. Balzo anche del gas naturale (+5%). In rialzo i metalli preziosi sulla scia di timori inflattivi innescati dal rialzo degli energetici e degli alimentari (segnaliamo un nuovo livello record per il riso a 21,5$/cwt a Chicago). Sul fonte oro segnaliamo che il FMI, terzo detentore al mondo, potrebbe procedere a vendita di parte delle sue riserve aurifere per circa 11Mld$, previa approvazione del Congresso. Contrastati i metalli industriali tra i quali si è messo in evidenza l’alluminio (+1,5%). Deboli gli agricoli. Forte calo del grano (-5,4%) sulla speculazione di aumento della produzione a livello globale. In calo anche mais (-1,3%) e soia (-1,7%).

Copyright © Servizio Market Strategy MPS Capital Services
. Riproduzione vietata. All rights reserved

parla di questo articolo nel Forum di WSI