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Obbligazionario: bagno di sangue si fa sentire su tutti i mercati

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NEW YORK (WSI) – Si intensifica il selloff globale sui bond governativi. I rendimenti salgono ai massimi da inizio anno, mettendo in subbuglio anche tutte le altri classi di asset.

È “un nuovo bagno di sangue nel reddito fisso delle economie industrializzate”, dice in una nota ai clienti il team di strategist di Royal Bank of Scotland.

Anche l’azionario fa fatica dopo le perdite pesanti di ieri, con i tassi in rialzo che compromettono la seduta sui mercati. Il sollievo per l’allontamento dello spauracchio deflazione nel continente europeo passa in secondo piano.

Non solo gli investitori stanno scappando dal mercato dei bond che offrono interessi bassi o negativi, ma stanno anche mettendo in discussione il motivo per detenere titoli azionari in un contesto di crescita lenta.

I prezzi del petrolio intanto sono saliti ai massimi del 2015 dopo che l’Arabia Saudita ha deciso di rivedere al rialzo i prezzi di vendita di barili di greggio. Il Brent è in progresso di circa il 50% dai minimi pluriennali toccati a gennaio. Le attese di un ridimensionamento delle scorte negli Stati Uniti hanno spinto i futures sul mercato londinese al massimo da dicembre 2014.

Anche i bond considerati più sicuri, come i Bund decennali, perdono terrendo. Il tasso di riferimento della Germania è salito al livello più alto da inizio anno, sfiorando lo 0,6%. Il rendimento vale più del triplo rispetto a una settimana fa e dieci volte tanto rispetto a tre settimane prima. Erosi tutti i guadagni accumulati nell’anno in corso.

Come osserva Deutsche Bank il 17 aprile il decennale del Bund scambiava sotto lo 0,05% intraday. Due settimane e mezzo dopo il tasso ha chiuso su livelli il 1.000% superiori, allo 0,516% dopo il balzo di +6,2 punti base di ieri.

I rendimenti decennali di Spagna, Italia e Regno Unito sono anch’essi ai massimi del 2015. Il tasso dei Treasuries Usa è appena tre punti base sotto il picco dell’anno.

Quanto all’azionario, il benchmark Ftse Eurostoxx 300 ha toccato i minimi di due mesi a 1.545 punti prima di risalire poco sopra la parità in coda ai nuovi dati sul Pmi del settore dei servizi europeo.

(DaC)