Società

Obama: un’altra crisi se non si alza tetto debito

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Washington – Il presidente Usa, Barack Obama lancia l’allarme e avverte che se il Congresso non concordera’ un aumento del tetto del debito ci sara’ un’altra crisi finanziaria.

Tuttavia Obama, in un’intervista all’emittente Nbc, prende in parola i repubblicani che dicono di voler evitare una simile situazione e si aspetta un’intesa che porti a un “sensibile” incremento del tetto.

“La fiducia e il credito degli Stati Uniti – dice Obama – puntellano non solo il nostro stile di vita ma sono anche il puntello per evitare una crisi del sistema finanziario. Rischiamo una nuova crisi finanziaria, se arriveremo troppo vicini al limite. Per cui dobbiamo lavorare sodo nel prossimo mese”.

L’insolvenza degli Stati Uniti sara’ inevitabile se si arrivera’ al prossimo 2 agosto senza che il Congresso abbia approvato un aumento del debito Usa, il cui limite e’ attualmente fissato a 14.300 miliardi di dollari.

I repubblicani, che controllano la Camera, non intendono dare il via libera all’incremento del tetto, se non verranno varati forti tagli della spesa pubblica. Da parte loro i democratici e lo stesso presidente Obama non intendono rinunciare agli investimenti nell’energia pulita, nelle infrastrutture, nella scuola e nella ricerca, che considerano essenziali per assicurare un futuro all’economia americana.

Il braccio di ferro rischia di portare il negoziato a ridosso della scadenza del 2 agosto, quando il governo non avra’ piu’ la disponibilita’ finanziaria per rimborsare tutti i titoli del debito Usa che giungeranno a maturazione. A quel punto scattera’ automaticamente il default, una situazione pericolosissima a senza precedenti.

E’ per questo che Obama parla del rischio di una nuova crisi finanziaria. Finora l’aumento del tetto del debito e’ sempre stata una formalita’ a cui il Congresso ha risposto con provvedimenti bipartisan. Negli ultimi 50 anni il limite del debito e’ stato innalzato ben 74 volte.

Stavolta pero’ il provvedimento arriva proprio nel bel mezzo della campagna per la rielezione di Obama nel 2012 ed e’ diventato materia di contesa politica. I mercati e le banche guardano con grande preoccupazione allo scontro sul tetto del debito e c’e’ il rischio concreto che, senza un accordo, molti obbligazionisti, a partire da paesi esteri come la Cina, non rinnovino i titoli giunti a maturazione, o addirittura svendano i bond governativi Usa in loro possesso.