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OBAMA RICONFERMA BERNIE

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Il presidente americano si appresta a riconfermare Ben Bernanke alla guida della Fed per i prossimi quattro anni: riconoscendogli il merito di aver «allontanato l’economia da una depressione», Obama, da Martha’ s Vineyard dove si trova a trascorrere le vacanze con la famiglia, annuncerà che l’accademico resterà presidente della Fed fino al 2014. Secondo quanto dichiarato da un rappresentante dell’amministrazione, l’annuncio ufficiale avrà luogo alle 9:00 del mattino (le 15 in Italia), alla presenza dello stesso Bernanke, che solo poche ore fa si trovava a Jackson Hole, in Wyoming, per il tradizionale simposio organizzato dalla Fed di Kansas City.

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Harvard, il prestigioso Mit e infine l’insegnamento a Princeton, prima di approdare al board della Federal Reserve e poi presiedere il pool di economisti della Casa Bianca. È d’impronta decisamente accademica la carriera di Ben Bernanke, e i suoi trascorsi hanno rappresentato la principale discontinuità con i predecessori, più a loro agio a Wall Street che sui libri. Nominato da George W. Bush nell’ottobre del 2005, inizierà da oggi il suo secondo mandato quadriennale alla guida della banca centrale, fortemente voluto da Obama, nonostante l’estrazione repubblicana dell’ex-docente universitario. Bernanke ha dovuto imparare a conoscere approfonditamente Wall Street, in vista della crisi che si è trovato ad affrontare e delle misure eccezionali che è stato costretto a prendere per evitare che l’economia scivolasse in una seconda depressione.

Obama ritiene che «Ben abbia fatto un gran lavoro in qualità di presidente della Fed, aiutando l’economia ad affrontare la peggiore recessione dal 1930 e allontanandola dall’orlo di una nuova depressione. Nel combattere la crisi finanziaria – spiega un rappresentante dell’amministrazione Obama – Bernanke si mostrato audace e brillante. La decisione di riconfermalo è stata assunta – aggiungono dall’amministrazione – per favorire la stabilità dei mercati e ridurre il rischio di potenziali perdite per l’economia e per i mercati finanziari».

Wall Street e la maggior parte degli osservatori si erano espressi favorevolmente per la riconferma di Bernanke, che anche secondo i più critici meritava di restare al suo posto. Nouriel Roubini, uno dei suoi più acerrimi nemici, nelle ultime settimane si è detto favorevole alla sua riconferma, constatando che Bernanke e la Fed hanno fatto un buon lavoro. «Ha realizzato che la recessione avrebbe potuto trasformarsi in un’altra Grande Depressione, e coraggiosamente ha messo in atto le azioni necessarie», ha osservato Roubini. La riconferma di Bernanke dovrà essere ora sottoposta al voto del Senato.

Il secondo mandato alla guida della Fed di Bernanke è caratterizzato da due principali sfide: una sul lato economico, con la Fed che deve decidere come e quando ritirare le misure di emergenza messe in atto. L’altra è sul lato politico, con Bernanke intento a cercare di difendere i poteri e l’indipendenza della Fed mentre la Casa Bianca e il Congresso discutono la riforma delle regole del sistema finanziario.