Società

Nuovo avvertimento di Nouriel Roubini all’Europa intera

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L’economista Nouriel Roubini, docente della New York University, tra i pochi a prevedere con largo anticipo la crisi e la recessione che hanno colpito il mondo nel 2008, è stato premiato a Milano come uomo dell’anno dall’Associazione Amici del Museo d’Arte di Tel Aviv.

Nell’intervista pubblicata dal quotidiano finanziario MF Roubini spiega che il rischio che la caduta dell’euro continui dipende soprattutto da come i Paesi europei saranno capaci di attuare l’austerità fiscale, così come le riforme strutturali per riportare la competitività e la crescita economica e stabilizzare la situazione fiscale.

Il futuro valore dell’euro dipenderà soprattutto dalle azioni politiche dei singoli Stati membri.

Roubini ha poi aggiunto che il piano da 750 mld mitigherà di certo la crisi finanziaria nel breve termine, ma il mercato è ancora debole e nervoso in quanto è consapevole dei problemi fondamentali.

Se non ci saranno le giuste riforme, il taglio delle spese e gli aumenti delle tasse aggraveranno la congiuntura negativa e le pressioni deflazionistiche in Eurolandia.

Intanto in mattinata l’euro rimane debole rispetto al dollaro. La moneta di eurolandia buca infatti al ribasso la soglia degli 1,22 dollari nelle contrattazioni odierne, appesantita dalla reintroduzione da parte della Germania del divieto di vendite allo scoperto di azioni e obbligazioni.

Tale decisione sembra essere stata la conferma del pessimo stato di salute del settore finanziario. Il cross eur/usd sta trattando a 1,2174, su livelli che non si vedevano ormai da aprile 2006.

Tra le statistiche rilevanti in agenda oggi ci sono la produzione settore costruzioni marzo della zona euro e negli Stati Uniti i prezzi al consumo di aprile e le scorte di petrolio settimanali. Cresce l’attesa per la pubblicazione in serata delle minute dell’ultimo incontro di politica monetaria della Fed.