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NUOVI INDICATORI ECONOMICI PER TEMPI DI CRISI

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Situazioni straordinarie richiedono nuovi indicatori economici di riferimento.

L’approccio tradizionale, in una situazione di ansia globale, semplicemente non funziona piu’. Basti considerare per esempio l’impatto dello stimolo economico effettuato sia dalla Fed sia dal governo federale. Siamo d’accordo che hanno fatto tutto quello che sarebbe necessario fare per spingere una ripresa dell’economia. C’e’ parecchio carburante nel serbatorio, tutti ne conveniamo. Rimane pero’ ai consumatori e alle aziende il compito di salire in macchina e ripartire.

La ragione principale per cui cio’ non sta accadendo e’, ovviamente, la paura e l’ansia generate dall’incertezza della congiuntura attuale. Se la gente si ritira dal mercato e perde la fiducia, nessuna misura fiscale o monetaria puo’ fare il miracolo. In Giappone, per esempio, dosi massicce di politica monetaria e fiscale non hanno funzionato perche’ I consumatpori sono rimasti fuori dal mercato per una serie di ragioni.

Il livello attuale di timore da parte dei consumatori e’ chiaramente l’ostacolo per la crescita economica. I tagli ai tassi non spingono la gente a tornare a volare sugli aerie. E lo satimolo fiscale non riuscira’ a convincere un pubblico nervoso a spendere invece che risparmiare, specialmente in un clima di patrimony fami8gliari in declino in seguito alla flessione dei mercati azionari.

Ora che la pura e l’ansia sono diventate due variabili nell’equazione dell’eeconomia, gli investitori dovrebbero trovare il modo di misurarle. In un clima economico in cui gli indicatori tradizionali continuano a fornire spaccati confusi, questo compito diventa tanto piu’ necessario.

A ben vedere ci sono modi per misurare queste due variabili. Eccoli:


Fattore carico degli aerei
Tasso di occupazione degli hotel
Utilizzo dell’autonoleggio
Presenza agli eventi sportivi
Presenza ai musical di Broadway a New York
Traffico nei musei e alter localita’ culturali
Frequentazione dei centri commerciali
Biglietti venduti nei botteghini
Attivita’ del settore ristorazione
I sondaggi dei media che riflettono lo stato emotivo della genet in questa congiuntura
L’audience dei notiziari (in particolare CNN (l’”effetto CNN”).

Di questi, forse la misura migliore e’ il traffico aereo. Il timore di volare e’ forse la paura piu’ grande a livello personale. Nel 2000, il fattore carico degli aerei (quanta gente salke su un aereo) era 71,2%, che significa che il 71,2% degli aerie era carico. Negli ultimi 5 anni il fattore carico e’ stato in media negli USA intorno al 69,6%. In mesi recenti questa misura ha oscillato tra il 60% e il 70%.

Ma bisogna anche considerare che la capacita’ era stata tagliata del 20% a causa del momento negativo dell’economia. Tenendo conto di questo fattore, dunque, il rapporto passeggeri per miglia e’ decisamente calato. I dati sono disponibili direttamente sui siti delle diverse compagnie di volo.

I tassi di occupazione degli hotel e l’uso dell’autonoleggio sono dei derivati del traffico aereo [negli USA, ndr.], ma anch’essi offrono spunti interessanti per misurare la disponibilita’ a viaggiare.

L’uso dell’autonoleggio per esempio e’ calato del 15%-20%, il che ha senso se si considera che un grande volume di affair in questo settore e’ originato proprio negli aeroporti.

Ottenere informazioni rispetto a questi indicatori non classici richiede un uso maggiore del nor ale di informazioni aneddotiche. Data la fluidita’ della situazione corrente, inoltre, diventa necessario tenere d’occhio questi indicatori con grande frequenza, tenendo presente la possibilita’ di dover aggiustare il titolo, e quindi di aggiungere o togliere alcuni di questi indicatori dalla lista.

Nei mercati finanziari, emergono due indicatori precisi: gli spread sul credito e il flusso di liquidi nel mercato monetario. Entrambi misurano il premio che gli investitori pongono sul rischio a lungo termine.

La questione di quando e come queste ansieta’ si ridimensioneranno rimane un punto interrogativo per tutti. Probabilmente, succederea’ gradualmente. Gli indicatori che ho individuato suggeriscono che il processo e’ gia’ in atto.

*Anthony Crescenzi e’ capo della divisione capital market della boutique finanziaria Miller Tabak di New York.