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Nuove minacce Iran, mentre valuta crolla a minimo record su dollaro

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Roma – La Francia si fa avanti e afferma che l’Iran dovrebbe far fronte a “sanzioni più severe”. E’ quanto ha affermato il ministro degli esteri francesi Alain Juppe, invitando gli altri paesi europei a seguire gli Stati Uniti e a congelare gli asset bancari e, anche, a imporre l’embargo sulle esportazioni del petrolio.

L’Iran, apparentemente indifferente alle minacce, continua però ad andare avanti per la sua strada. Non che non stia pagando un caro prezzo, tuttavia, per il suo atteggiamento. Dopo due giorni dalla firma del presidente americano Barack Obama di una proposta volta a prendere di mira la banca centrale iraniana, la moneta locale, il riyal, ha testato infatti il nuovo record minimo di sempre nei confronti del dollaro.

La stessa radio statale ha affermato che il tasso di cambio si è attestato a 16.800 riyal circa nei confronti del biglietto verde, il che significa che la moneta ha ceduto il 10% dai 15.200 riyal contro il dollaro dello scorso giovedì. Da segnalare che alla fine del dicembre del 2010, il rapporto di cambio era di circa 10.500 riyal contro la valuta americana. La situazione è tale da rendere sempre più concreta la minaccia dell’iperinflazione.

Le ripercussioni sulla valuta non spaventano affatto il paese. Tanto che oggi, stando a quanto riporta Reuters Italia, il capo di stato maggiore iraniano ha affermato che l’Iran agirà nel caso in cui la portaerei Usa dovesse tornare nel Golfo. “Consiglio loro (gli americani), li raccomando e avverto sul ritorno di questa portaerei nel Golfo Persico, perché non abbiamo l’abitudine di dare un secondo avvertimento”, riporta l’agenzia di stampa Fars citando Ataollah Salehi.