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‘NON ABBIAMO TROVATO ARMI DI DISTRUZIONE DI MASSA’

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“Non abbiamo riscontrato nessuna evidenza che l’Iraq fosse a conoscenza a priori delle ispezioni”.

Questa la prima dichiarazione del capo degli ispettori Onu, Hans Blix, che ha dato inizio alla sua seconda relazione sulla situazione del disarmamento dell’Iraq di fronte al Consiglio di Sicurezza del Palazzo di Vetro a New York.

Blix ha inoltre dichiarato che gli ispettori non hanno avuto alcun problema ad accedere ai siti prescelti e che fin qui non sono state trovate armi di distruzione di massa.

Il diplomatico, di nazionalita’ svedese, ha sottolineato come di recente ci sia stata una maggiore cooperazione da parte di Baghdad; ricordiamo al proprosito il si’ dell’Iraq proprio questa settimana al sorvolo degli aerei spia U-2 e l’intenzione da parte di Saddam di bandire ai cittadini iracheni la fabbricazione di armi di distruzione di massa; per un altro verso tuttavia Blix ha denunciato il fatto che Saddam Hussein non ha ancora dato conto all’Onu di grossi quantitativi di materiali e gas letali.

“Un gran numero di armi vietate che si presume il Paese abbia mancano ancora all’appello – ha spiegato Blix in termini abbastanza sibillini – cio’ non significa necessariamente che tali armi esistano. Tuttavia questa possibilita’ non e’ esclusa. Se cio’ fosse vero, dovrebbero essere presentate e distrutte”.

Blix ha riferito inoltre che un panel di esperti ha riscontrato che uno dei nuovi sistemi missilistici iracheni – dei quali e’ stata comunque presentata documentazione dall’Iraq fin dal dicembre scorso – eccede il range consentito dalla risoluzione Onu.

“Gli esperti hanno concluso che, in base ai dati forniti dall’Iraq, le due varianti dei missili Al Samoud 2 sono capaci di superare i 150 km in range. Tali missili sono stati quindi banditi all’Iraq”, ha detto Blix.

Gli ispettori Onu, ha detto ancora il diplomatico, potrebbero completare la verifica del disarmo dell’Iraq in un periodo di tempo breve, ma solo se il paese si impegna a cooperare immediatamente e completamente”.

Blix ha quindi concesso all’Iraq ulteriore tempo per mostrare il proprio disarmo, dichiarando di essere cautamente fiducioso sui passi avanti verso la cooperazione compiuti di recente dal Paese.

La prima reazione a caldo di Wall Street e’ stata positiva, con i principali indici in netta crescita (Dow + 1,3%, Nasdaq +1,6%).

“Quello che Blix ha detto e’ che gli ispettori stanno ottenendo l’accesso ai siti senza troppi problemi…puo’ darsi che gli investitori abbiano subito pensato che forse si puo’ ancora evitare una guerra” ha detto Mark Donahoe, managing director del trading di U.S. Bancorp Piper Jaffray.

“Il mercato ha aumentato i guadagni in quanto le dichiarazioni di Blix sembra abbiano diminuito la possibilita’ di un’azione militare ” ha detto d Timothy Ghriskey, money manager per Ghriskey Capital Partners LLC – Blix ha indicato che sono state riscontrate soltando violazioni minori della risoluzione Onu 1441, sulle quali peraltro si sta gia’ agendo”.

Tuttavia, gli operatori gia’ abbozzano altri scenari. Poiche’ il rapporto di Blix in realta’ non cambia nulla rispetto alla situazione precedente (e va quindi giudicato interlocutorio) e poiche’ gli Stati Uniti sono intenzionati in ogni caso ad andare fino in fondo con la strategia della guerra, e’ probabile che il mercato azionario non confermi, a freddo, il tentativo di rimbalzo messo a segno subito dopo le prime parole di Hans Blix.

Infatti nel giro di mezz’ora gli indici hanno dimezzato i guadagni iniziali.

Il prossimo rapporto degli ispettori al Consiglio di Sicurezza Onu e’ previsto per il primo marzo. E’ stato annunciato dal segretario di Stato americano Colin Powell, al termine di una riunione a porte chiuse nel Palazzo di vetro.