Nokia (NOK – Nyse), il colosso della telefonia mobile europeo, ha comunicato gli utili relativi al primo trimestre del 2002 e ha lanciato un allarme sulle vendite di cellulari nel 2002: secondo la previsione della società finlandese nel 2002 la crescita del mercato sarà tra il 5% e il 10%.
Il gruppo ha detto che le vendite di telefonini a livello globale sarà compresa tra i 400 milioni e i 420 milioni di unità. La precedente stima era di 440 milioni.
L’utile netto è stato di €863 milioni.
L’utile ante imposte è stato di €1,31 miliardi. Le attese erano per un utile di €1,2 miliardi.
L’utile pro forma è di €0,19 per azione contro un utile a €0,22 per azione relativo allo stesso periodo dello scorso anno. Le stime prevedevano un utile per azione compreso tra €0,15 e €0,17.
Il fatturato è calato a €7,01 miliardi, contro un dato relativo alle vendite del 2001 a €8,1 miliardi. Nokia ha ridotto le stime sulla crescita del fatturato per il 2002 al 4%-9% annuo contro una previsione di un calo del 6%-10%.
La società ha anche in mente di tagliare 625 posti di lavoro nella controllata USA Texas Phone.
Per il 2002 la società si è detta ottimista sulla possibilità di raggiungere l’obiettivo di un utile a €0,83 per azione, ma proprio questo dato non ha convinto il mercato.
