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NEWSLETTER: STATISTICAL ECONOMIC REVIEW

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Le notizie economiche sono state incoraggianti, indicando sia una moderazione dell’impatto negativo seguito l’11 settembre che l’aumento della fiducia in una ripresa futura.

La combinazione di un altro allentamento aggressivo da parte della Federal Reserve, seguito da una mossa simile da parte della Banca Centrale Europea e dal Regno Unito, e’ un’ulteriore evidenza che c’e’ uno sforzo globale concertato per arrestare l’indebolimento delle economie.

La Fed ha tagliato il tasso d’interesse a breve ancora di mezzo punto, come previsto, e la BCE ha anch’essa ridotto il tasso chiave di un’inaspettato mezzo punto al 3,25% per stimolare la crescita economica ed evitare la recessione.

La BCE ha evitato di allentare i tassi per parecchio tempo, a causa di un tasso d’inflazione piu’ alto di quanto lo si volesse, ed e’ questa una buona notizia. Anche la Bank of England e’ stata piu’ aggressiva del previsto, riducendo il tasso d’interesse di mezzo punto al 4%.

In Europa hanno accelerato i segnali di rallentamento e i timori che l’indebolimento della congiuntura economica negli USA potesse ripercuotersi negativamente sulle economie europee.

Se da un lato queste mosse non aiuteranno le economie nel brevissimo termine, dall’altro dovrebbero risollevare gli investitori, aiutandoli a guardare al di la’ della valle e a scommettere in una ripresa economica globale per il 2002.

(*) Alexander P. Paris e’ direttore della newsletter finanziaria “Statistical Economic Review”.

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