La volatilita’ del mercato azionario rimane una delle nostre maggiori preoccupazioni.
Preferiremmo vedere piccoli, ma continui guadagni ogni mese, come indicatori che la fiducia e la razionalita’ stanno tornando.
Ora, pero’, i titoli azionari stanno reagendo di piu’ agli sviluppi giornalieri sul fronte geopolitico, che ai mutamenti delle grandezze economiche (per esempio le previsioni sugli utili o i tassi d’interesse).
Sfortunatamente, il fronte geopolitico rimane estremamente precario, data la guerra, i timori di antrace e il calo della fiducia.
Alcuni strategist sostengono addirittura che alcuni governi islamici, in particolare l’Arabia Saudita, stanno diventando instabili.
Se il governo saudita dovesse crollare, la sua perdita come alleato e fornitore di greggio si farebbe sentire pesantemente nel breve termine.
Molti esperti, pero’, credono che nel lungo periodo altri Paesi potrebbero sostenere la diminuzione di petrolio.
La Russia, che sta diventando un importante alleato degli Usa, gia’ sta pensando di aumentare significativamente la produzione di petrolio nei prossimi anni.
Le condizioni attuali aumentano notevolmente il livello di rischio e accrescono l’importanza di un’appropriata diversificazione e allocazione del patrimonio.
Assicuratevi di capire quanto richio potete correre e modificate il vostro portafoglio di conseguenza.
(*) Vahan Janjigian e’ direttore della newsletter finanziaria “Forbes Aggressive Growth Investor”.
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