Usa, domanda beni durevoli sale più del previsto a febbraio
Dato senza luci ma nemmeno ombre dal fronte macro statunitense. La domanda di beni durevoli negli Stati Uniti è aumentata dell’1,7%, più dell’1,2% previsto dagli analisti. Il dato del mese precedente è stato rivisto al ribasso a +2% da una variazione positiva del 2,3%.
Gli ordini di beni durevoli in generale sono stati buoni, ma non eccelsi, con i beni nel settore della difesa e dei metalli primari che hanno visto i maggiori incrementi delle richieste. I beni strumentali (+2,6% dopo il +5,2% di gennaio) dovrebbero avere un impatto positivo sul Pil nel primo trimestre, che secondo le stime della Fed di Atlanta registrerà un’espansione di appena lo 0,9%. Male invece informatica, comunicazioni e auto, che hanno registrato un calo della domanda.
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Le azioni di Adobe Systems sono in forte crescita grazie a risultati trimestrali superiori alle aspettative e a un aumento della guidance per il 2024. Il CEO Shantanu Narayen attribuisce il successo alla crescita di Creative Cloud, Document Cloud ed Experience Cloud e all’approccio innovativo nell’intelligenza artificiale.
Apertura negativa per Wall Street nonostante i record di chiusura di ieri per S&P 500 e Nasdaq Composite. Gli investitori puntano su un taglio dei tassi d’interesse a settembre dopo i recenti dati sull’inflazione. Le dichiarazioni di Loretta Mester, presidente della Fed di Cleveland, sottolineano l’importanza di non attendere troppo per ridurre i tassi.
Abionyx Pharma ha registrato un significativo aumento del valore delle sue azioni alla Borsa di Parigi, grazie al feedback positivo ricevuto dalla FDA riguardo la richiesta di autorizzazione per un nuovo farmaco sperimentale contro la sepsi, denominato Cer-001.