Usa, creati meno posti di lavoro del previsto: Fed alla finestra per taglio tassi
Gli Stati Uniti hanno creato 75 mila posti di lavoro, un centinaio di migliaia in meno delle stime medie degli analisti di Wall Street. Le stime variavano molto, spaziando da 80 mila unità a 228 mila. Il mese precedente la prima economia al mondo ha creato 263 mila nuovi impieghi (numero rivisto da +224 mila), mentre in marzo il risultato è stato di +196 mila. Siccome il dato è da ritenere fiacco, aumentano le chance di un allentamento monetario da parte della Fed. Sul Forex, di conseguenza, il dollaro perde terreno. I rendimenti dei Treasuries Usa a due anni scivolano all’1,81% (vedi grafico).
Il tasso di disoccupazione è rimasto ai minimi del 3,6% mentre i salari orari deludono. Se da un lato sono aumentati del 3,1% su base annuale, la variazione mese su mese è dello 0,2%, meno del +0,3% previsto. Il tasso di partecipazione alla forza lavoro è rimasto invariato al 62,8%. Il mercato del lavoro negli Stati Uniti è probabilmente in condizioni di piena occupazione. Sui mercati finanziari, i future sui principali indici di Borsa perdono un po’ di slancio, con i contratti sull’S&P 500 che guadagnano lo 0,15% al momento.
Breaking news
Nel marzo 2024, l’indicatore Eurocoin ha registrato un aumento, segnando il secondo mese di crescita consecutiva e tornando positivo per la prima volta dall’inizio dell’anno precedente. La Banca d’Italia ha evidenziato che questa crescita riflette soprattutto la dinamica positiva dei mercati azionari e il miglioramento degli indicatori qualitativi sull’attività economica nell’area euro.
FS Italiane ha finalizzato la vendita degli scali ferroviari dismessi di Farini e San Cristoforo a REDEUS Fund, gestito da Prelios SGR, per 489,5 milioni di euro. Questo passo avanza il progetto di rigenerazione urbana a Milano, iniziato nel 2017.
L’ISTAT ha rilevato un leggero incremento dell’indice dei prezzi al consumo a marzo 2024, con variazioni significative nei settori energetico e dei trasporti, nonché un rallentamento nel settore alimentare e dei tabacchi.
L’oro ha raggiunto un nuovo record storico a marzo, chiudendo a 2.254,80 dollari l’oncia, con un incremento complessivo del 9% nel mese, il maggiore dal luglio 2020. Questo aumento è stato influenzato dalle previsioni di taglio dei tassi della Federal Reserve.