Fmi: in calo la porzione di Pil che va ai salari
La quota di reddito nazionale destinata ai salari è inferiore del 4% rispetto al 1970. Lo scrive il Fmi in un capitolo del World Economic Outlook nel quale si invitano i policy maker a prendere opportune contromisure per affrontare i pericoli per la diseguaglianza. I principali responsabili di questo fenomeno sono tecnologia e integrazione globale: secondo il Fmi queste due cause spiegano il 75% del fenomeno in Italia e Germania, il 50% negli Stati Uniti. A soffrire in modo particolare sono i lavori esposti alla routinizzazione come il manifatturiero in Italia, scrive il Fondo, inoltre “i ribassi nel prezzo relativo degli investimenti sono stati associati con il calo della porzione del reddito nazionale che arriva ai lavoratori”.
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Lineage, il principale fondo d’investimento immobiliare in magazzini a temperatura controllata, ha esordito sul Nasdaq con il simbolo ‘LINE’. La società ha raccolto 4,4 miliardi di dollari tramite la vendita di azioni ordinarie. I proventi saranno utilizzati per rimborsare prestiti e finanziare sovvenzioni per i dipendenti.
Wall Street apre piatta dopo il crollo delle Big Tech, con l’economia statunitense che mostra segnali di forza. Il Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq registrano variazioni minime mentre gli investitori attendono i dati sull’inflazione PCE di giugno.
L’economia degli Stati Uniti ha registrato una crescita superiore alle previsioni nel secondo trimestre del 2023, con un PIL in aumento del 2,8% grazie alla spesa dei consumatori e agli investimenti fissi non residenziali.