Per risolvere le crisi di carburante, gas e alimenti il Regno Unito non ritornerà “all’immigrazione incontrollata”: lo ha garantito il primo ministro britannico, Boris Johnson. Nel corso di un’intervista rilasciata alla BBC il premier ha dichiarato che per colmare il deficit di manodopera dovuto alla Brexit il Paese non riprenderà in mano “il modello fallito composto da bassi salari, basse competenze supportate da un’immigrazione incontrollata”. Johnson ha comunque ammesso che la Brexit ha giocato un ruolo nella situazione nella quale, in modo emblematico, si sono svuotati gli scaffali nei supermercati e allungate le file di auto presso i numerosi distributori di benzina rimasti a secco. Il premier ha ricordato che il popolo britannico ha scelto il nuovo corso tramite i voti al referendum del 2016 e alle elezioni del 2019, che hanno dato un forte riconoscimento al partito conservatore.