Borse europee e Usa in rosso: paura di guerra fredda tecnologica
Le paure di una guerra fredda tecnologica tra Cina e Usa pesano sul sentiment di mercato: le Borse europee scambiano in rosso con il Ftse 100 londinese che cede circa l’1,5% dopo aver recuperato parte delle perdite della mattinata. Le altre Borse europee cedono dall’1,3% all’1.8%, dopo che la piazza di Hong Kong e di Tokyo hanno lasciato sul campo l’1,6% e lo 0,6%.
A Wall Street gli indici S&P 500 e Dow Jones subiscono cali marginali. Sul Forex la sterlina britannica perde lo 0,4% contro lo yen e lo 0,1% contro il dollaro. La divisa è poco variata rispetto all’euro. L’indice del dollaro torna sui livelli di fine aprile.
Sul fronte obbligazionario mentre prendono il via le elezioni europee, i future sul Bund scambiano in ribasso di 19 tick a quota 166,91, mentre lo spread di rendimento tra Btp e Bund decennali è pari a 273 punti base, con il tasso del Btp decennale che rende il 2,64%
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Piazza Affari positiva in una giornata povera di spunti. Nel radar i dati di mercoledì sull’inflazione Usa
Microsoft e Amazon annunciano ingenti investimenti in Francia per espandere le infrastrutture cloud, di intelligenza artificiale e logistiche, portando a nuove assunzioni e allo sviluppo tecnologico del Paese.
La società biotecnologica americana Moderna ha mostrato un forte incremento nelle sue quotazioni, segnando un guadagno significativo. Nonostante una recente debolezza rispetto al Nasdaq 100, le prospettive a medio termine rimangono positive. L’analisi tecnica suggerisce però una potenziale correzione nel breve termine.
Intel è in procinto di chiudere un accordo con Apollo Global Management per finanziare la costruzione di un mega-impianto di produzione di chip in Irlanda, segnando un importante passo avanti nella sua espansione globale.