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NEW YORK TIMES
IN CRISI

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(WSI) –
L’ultimo segnale della crisi della carta stampata americana è arrivato ieri con la svalutazione delle testate del New England controllate da The New York Times Company: una svalutazione di ben 814,4 milioni di dollari per The Boston Globe e The Worcester Telegram & Gazette. Una mazzata per quello che resta il più importante raccoglitore di pubblicità dello Stato, pagato, se si considera il solo Globe, la bellezza di 1,1 miliardi nel 1993. Al di là della congiuntura, segnata dallo spostamento su Internet e dalla caduta di prezzo di alcune testate (vedi The Star Tribune of Minnesota venduto per 530 milioni, meno della metà del valore del 1998) ci sono due motivi di interesse: primo, il ruolo di Jack Welch, ex GE, che ha già avanzato per il quotidiano di Boston un’offerta tra 500 e 600 milioni.

Secondo l’assedio a una cittadella del capitalismo familiare, il New York Times dei Sulzberger, che da ieri diventa più pressante che mai. Può la finanza Usa tollerare che una famiglia, con una quota di minoranza e un impegno economico limitato, possa guidare una società bruciando 800 milioni di valore all’anno? Con tutto il rispetto per la nobiltà editoriale, cresce la percentuale di chi dice no.

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Amd/Intel

Può sembrare una follia celebrare la crisi di un monopolio quando un’azienda controlla il 74 per cento del mercato. Ma è un fatto che Intel ha perduto quasi 4 punti percentuali in un trimestre rispetto ad Amd, oggi al 25 per cento. Può sembrare una follia la reazione della Borsa: Intel ha guadagnato una frazione di punto, mentre Amd ha perduto l’1 per cento. Ma è un fatto che l’offensiva di Amd è stata accompagnata da un taglio dei listini (e dei profitti). Intel, invece, ha sì lanciato una sorta di dumping sui chips più vecchi ma si è rifatta con i nuovi high-end che hanno garantito maggior valore aggiunto.

Kodak

Antonio Perez, ceo di Kodak, merita un monumento: dopo nove trimestri in rosso, l’azienda torna in utile. Merito dei chioschi stampa nei Wal-Mart che hanno parzialmente compensato il declino delle macchine fotografiche. Merito della vendita delle tecnologie più avanzate (il settore salute, soprattutto) a vantaggio delle stampe commerciali e delle macchine usa e getta. Il business resta a rischio. Ma Santo Perez è stato comunque un grande.

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