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MUTUI: WALL STREET TAGLIA 34 MILA POSTI

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Le società di Wall Street, colpite da perdite e svalutazioni legate alla crisi del settore ipotecario, hanno tagliato oltre 34.000 posti di lavoro negli ultimi nove mesi. E’ il ridimensionamento più marcato dai tempi dello scoppio della bolla internet nel 2001, in base ai dati compilati dall’agenzia Bloomberg.


Allora, furono eliminati 39.800 posti per poi arrivare a 90.000 esuberi nell’arco dei due anni successivi, secondo le cifre della Securities Industry and Financial Markets Association. Ora, colossi finanziari come Citigroup, Lehman Brothers e Morgan Stanley sono fra le banche che hanno annunciato riduzioni di organico (rispettivamente i tagli sono di 6.200 unità, 4.990 e 2.940). Il crollo del mercato dei mutui ipotecari ad alto rischio negli Usa e la conseguente crisi del credito hanno determinato perdite e svalutazioni per almeno 200 miliardi di dollari fra i maggiori istituti finanziari del mondo.

Così, il caso Bear Stearns, fino a poco tempo fa quinta maggiore casa di brokeraggio Usa, è diventato l’emblema del panico che ha attanagliato Wall Street appena due settimane fa, quando la società è stata costretta a ‘subire’ una acquisizione di emergenza caldeggiata dalla Federal Reserve – che ha messo in campo un finanziamento di 30 miliardi di dollari – in seguito alla fuga di creditori e clienti. Secondo gli analisti, le banche dovranno registrare ulteriori perdite: “Questa crisi è decisamente peggiore rispetto a quella del 2001 non sappiamo quanto durerà”, spiega all’agenzia Bloomberg Jo Bennett di Battalia Winston Internazional a New York, che vede il rischio di oltre 100.000 esuberi nel giro di pochi anni. Banche a case di brokeraggio avevano iniziato a ridimensionare gli organici negli uffici specializzati in prestiti immobiliari già a luglio scorso, quando la crescita delle insolvenze nel segmento del credito subprime ha innescato un deterioramento dei prezzi dei titoli collegati a questa tipologia di mutui a rischio.

Fra luglio e dicembre – sempre secondo i calcoli dell’agenzia Bloomberg – sono stati eliminati quasi 17.000 posti di lavoro. Ecco di seguito una tabella con i tagli occupazionali annunciati dalle maggiori banche e società di brokeraggio dall’inizio del tracollo dei mutui subprime nello scorso mese di luglio.

Banche ed Esuberi
Citigroup 6.200
Lehman Brothers 4.990
Bank of America 3.650
Morgan Stanley 2.940
Washington Mutual 2.600
Merrill Lynch 2.220
HSBC 1.650
Bear Stearns 1.550
WestLB 1.530
UBS 1.500
Goldman Sachs 1.500
National City 900
Credit Suisse 820
Royal Bank of Canada 500
Fortis 500
Wells Fargo 500
Wachovia 443
Deutsche Bank 370
JPMorgan Chase 100
TOTALE 34.463