Economia

Musk compra Twitter e arriva il primo scivolone. Cosa è successo

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Aveva promesso di combattere la disinformazione su Twitter eppure il primo test di Elon Musk non sta andando bene. Il nuovo proprietario del social media ha postato, e poi cancellato, una teoria cospirativa sull’aggressione al marito di Nancy Pelosi nella loro casa di San Francisco. L’82enne, uomo d’affari americano, è stato assalito con un martello da un uomo entrato durante la notte nell’abitazione della coppia a San Francisco. L’aggressore avrebbe gridato “Dov’è Nancy?”. Pelosi non sarebbe in pericolo di vita.

Elon Musk e Paul Pelosi: cosa è successo

Elon Musk ha commentato online l’attacco al coniuge della presidente della Camera – la terza figura istituzionale più alta degli Stati Uniti – rispondendo a un tweet dell’ex Segretario di Stato Hillary Clinton, che sottolineava come “l’odio e le squilibrate teorie cospirative” abbiano incoraggiato l’uomo che ha attaccato Paul Pelosi. In un post del 30 ottobre, poi cancellato, Musk ha scritto:

“C’è una piccola possibilità che in questa storia ci sia più di quanto sembri” e ha condiviso un link a un’infondata teoria cospirativa anti-LGBT del Santa Monica Observer, un sito noto per la pubblicazione di fake news di destra, che nel frattempo ha aggiornato la storia dicendo: “La polizia di San Francisco ha dichiarato oggi che la vittima Pelosi e il sospetto Depape non si conoscevano prima dell’attacco. La polizia di San Francisco ha ribadito che l’aggressione ha fatto seguito a un’effrazione”.

Musk poi ha cancellato il tweet ma il patatrac ormai si è compiuto. Secondo gli osservatori, nelle 12 ore successive alla chiusura dell’accordo da 44 miliardi di dollari da parte di Musk, l’uso della parola N, sostanzialmente un insulto razzista, sulla piattaforma è aumentato del 500%.

Anche i tweet che condividono meme antisemiti e menzionano la “plandemia” – una teoria del complotto che suggerisce che le élite stiano usando la pandemia per ottenere potere e profitto dai vaccini – sono aumentati, secondo la società di analisi dei social media Dataminr, come riporta Bloomberg.

Da quando Musk ha accarezzato per la prima volta l’idea di acquistare l’azienda, sei mesi fa, ci sono state molte preoccupazioni sulla moderazione dei contenuti. L’uomo più ricco del mondo, che vanta più di 110 milioni di follower su Twitter, ha dichiarato che la piattaforma di social media non diventerà un “inferno libero”, ma gli utenti hanno già segnalato un’impennata di tweet su odio e disinformazione dopo l’acquisizione di Musk.

Yoel Roth, responsabile della sicurezza e dell’integrità di Twitter, ha spiegato che le politiche di Twitter rimangono invariate sostenendo che l’aumento di tweet del genere è stato il risultato di una “campagna di trolling” mirata da parte di alcuni account che hanno pubblicato una serie di insulti.

Musk ha pubblicato la spiegazione di Roth anche in risposta a un post della star dell’NBA LeBron James che esprimeva preoccupazione per l’aumento del linguaggio razzista. Ma data la tempistica dell’aumento, il chiarimento ha fatto poco per placare gli animi.

L’aumento della disinformazione e dell’incitamento all’odio crea problemi finanziari a Twitter, in quanto può allontanare gli inserzionisti, principale fonte di guadagno dell’azienda. General Motors ha deciso di sospendere temporaneamente gli annunci su Twitter per cercare di “capire la direzione della piattaforma sotto la nuova proprietà”.

Chi ha abbandonato Twitter dopo l’arrivo di Musk?

Alcuni utenti di alto profilo hanno lasciato la piattaforma social dopo il passaggio di consegne a Musk. Il produttore esecutivo della serie tv This Is Us, Ken Olin ha twittato: “Me ne vado”. Meno di una settimana prima, aveva detto: “Devo staccarmi da questa macchina che presto diventerà Musk”.

La mattina dopo, la scrittrice-produttrice di Grey’s Anatomy Shonda Rhimes ha twittato: “Non mi lascerò coinvolgere da qualsiasi cosa Elon abbia in mente. Ciao”. Il giorno dopo, anche la cantante Sara Bareilles, vincitrice di un Grammy, ha lasciato la piattaforma.

L’approccio di Musk alla libertà d’espressione su Twitter potrebbe esacerbare i suoi problemi con i contenuti tossici e la disinformazione, che influiscono sui dibattiti politici in tutto il mondo e sono noti da tempo.

Così hanno scritto Kate Conger e Lauren Hirsch sul New York Times.

primi test arriveranno tra pochi giorni, quando il Brasile eleggerà il suo presidente e gli elettori americani andranno alle urne l’8 novembre per le elezioni di metà mandato. Twitter ha affermato che avrebbe vietato affermazioni fuorvianti riguardanti il voto e l’esito delle elezioni, ma questo era prima che Musk ne prendesse il controllo.

Il piano di Musk per Twitter

Musk ha annunciato cambiamenti nella verifica su Twitter, affermando che il processo per ottenere un badge blu è in fase di revisione, mentre The Verge ha riferito che è in lavorazione un sistema a pagamento per gli utenti verificati. Sembra inoltre che Musk stia considerando di riportare in auge un’altra piattaforma di social media. Secondo un sondaggio pubblicato sulla sua pagina, starebbe pensando di riportare in auge Vine per posizionare meglio l’azienda come rivale di TikTok.

Vine era una piattaforma di video di breve durata in cui gli utenti potevano realizzare video di sei secondi, che Twitter ha acquistato nel 2012 ma che ha chiuso nel 2017 perché non riusciva a monetizzare.

E mentre Musk prende il comando, vale la pena concludere con un’altra notizia, ossia che la vecchia guardia di Twitter ha trovato una nuova casa sui social media. Jack Dorsey, che ha fondato Twitter nel 2006 e ha diretto l’azienda per anni, ha annunciato che il suo nuovo BlueSky Social, basato sulla blockchain.