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Mps, perdite per 205 milioni nel 2022: cosa sta succedendo

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Torniamo a Siena, torniamo a parlare della situazione sempre più critica di Banca Mps. L’istituto di credito ha chiuso l’esercizio 2022 con una perdita di 205 milioni di euro, a fronte dell’utile di 310 milioni registrato nel 2021. Con gli Npl in crescita (superati i 3 miliardi) e l’organico decimato dal maxi-esodo di dicembre, siamo tornati a sondare il terreno della banca senese andando a intercettare fonti ben informate sui fatti, che già avevano lanciato un allarme preoccupante ai nostri microfoni alla fine dello scorso anno.

La situazione incandescente

Le aspettative rilanciate dai vertici di Banca Mps, specie dopo il 4° trimestre in positivo (profitti per 156 milioni di euro), non sono dunque state confermate dai fatti. Il primo dato allarmante è che in Europa poche altre banche hanno chiuso in rosso il 2022. I conti, si legge in una nota della banca, sono stati appesantiti da 925 milioni di costi di ristrutturazione legati al piano di esodi incentivati. L’altro risvolto da seguire, svelato dalla nostra fonte, sono le criticità che si stanno riscontrando nelle filiali dopo la riorganizzazione predisposta dal piano industriale.

Il futuro dietro l’angolo

Intanto, Mps sembra alla ricerca di un nuovo punto d’equilibrio. Il taglio dei costi difficilmente farà salire i ricavi e il Mef starebbe già valutando i nomi dei possibili sostituti dell’ad Lovaglio (il quale continua a ostentare un ingiustificato ottimismo). Di sicuro dopo la riduzione del personale la banca secondo quanto rivelato dalla nostra fonte sta affrontando difficoltà operative importanti, con filiali sguarnite o presidiate da banker poco esperti che possono contribuire all’aumento degli Npl, finire vittime di truffe o addirittura provocare sanzioni di Ivass e Consob.

Il rebus sul domani di Mps

Ora resta da capire cosa ne sarà di Banca Mps, un vero e proprio rebus che preoccupa molto anche il governo (dal 2016 primo azionista della banca con una quota del 68%). Tutti attendono le prossime mosse di questo storico istituto finanziario italiano, finito in una situazione davvero delicata.