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Movimento 5 Stelle: “Ormai siamo come Scientology”

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Roma – Mette in guardia sul rischio di una deriva del Movimento verso una setta religiosa, come Scientology, denuncia di aver subito una «lapidazione pubblica» e si sente «tradita» da Grillo: Federica Salsi, il consigliere “disobbediente” 5 Stelle in Comune a Bologna, “sconfessata” dal comico genovese per la sua ospitata a Ballarò, difende dai banchi di Palazzo d’Accursio la scelta di partecipare alla trasmissione televisiva e rivendica il diritto di esprimere le proprie idee anche se non corrispondenti alla linea tracciata dal leader dei “grillini”.

«Le persone – ha detto Salsi durante il consiglio comunale – vanno rispettate anche se la pensano diversamente da noi. Un movimento non è un movimento sano se gli individui che la pensano diversamente dal capo o vengono buttati fuori o sono ridicolizzati e devono ricevere della violenza verbale».

Il consigliere 5 Stelle ha poi spiegato che «sulla Rete ci va chi ha tempo e sono poche persone. La televisione invece raggiunge tanti e chi ha poco tempo. Grillo vuole che in tv ci vada solo lui e non noi, che siamo persone normali, perché è sicuro di essere convincente facendo arrivare un solo messaggio. Ma poi nelle istituzioni, nei Comuni, nelle Regioni e, in futuro, in Parlamento si ritroveranno persone normali come me con un bagaglio culturale diverso dal suo».

Poi l’affondo contro il recente asse tra Grillo e Di Pietro: «Si discute tanto se io avevo il permesso di andare a Ballarò – ha sottolineato Salsi – ma è come se io dovessi chiedere il permesso al padrone per esprimere una mia idea in quanto persona. Io non ho firmato documenti che mi impegnassero a non andare in tv o ad annullare i miei diritti».

Per quanto riguarda poi l’ipotesi di un futuro al Quirinale per l’ex magistrato, il consigliera comunale è stata ferrea: «Proporre Di Pietro è un tradimento. Non era nel programma e da nessuna altra parte. Io mi sento tradita. Grillo, hai sempre detto che non ci saremmo alleati con i partiti. Adesso proponiamo presidente della Repubblica Di Pietro e nessuno chiede a Grillo perché?».

«Non sarà che i rapporti di amicizia tra Beppe, Di Pietro e Casaleggio riescono a nascondere anche le realtà emerse dall’inchiesta di Report?», si è chiesta la Salsi, rivelando di aver pensato che «la prosecuzione con un altro post di Grillo nell’accanimento nei miei confronti sia stato un modo per gonfiare la polemica al fine di non affrontare il vero problema che è emerso in questi giorni: l’idea unilaterale di un futuro collegamento con Di Pietro».

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