Società

Monti pro Occupy: “clientelismo e tirannia hanno portato al disastro”

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“Fra le questioni che la crisi attuale ha sollevato, nessuna è più importante, nessuna è meno dibattuta di quella della democrazia in Europa”. Cosi’ esordiscono il primo ministro Mario Monti e l’eurodeputata francese Sylvie Goulard nell’articolo pubblicato da Le Monde che porta la loro firma.

“Sono le disfunzioni delle democrazie nazionali – sottolineano Monti e Goulard – a contribuire ampiamente ai disordini attuali: in virtù del trattato di Maastricht, i governi dell’eurozona continuano ad assumersi il carico delle politiche economiche e sociali e devono sorvegliarsi a vicenda. Abbiamo visto il risultato”, dicono il premier italiano e l’ex consulente di Romano Prodi.

“Violando le promesse di rigore di bilancio o rinviando le riforme indispensabili, parecchi responsabili nazionali non solo hanno ingannato ì propri partner, ma hanno anche leso i propri popoli, in particolare i giovani e le generazioni future. La tirannia del breve termine, l’eccesso di indebitamento, pubblico o privato, il clientelismo hanno portato a un disastro che le popolazioni pagano caro”.

“Nessuno può più sostenere – è l’accusa dell’articolo – che la democrazia nazionale funzioni in modo soddisfacente e che invece l’Europa non funzioni. Al tempo stesso, la crisi ha accentuato il bisogno di legittimazione delle decisioni europee. La disoccupazione crea enormi danni, la precarietà e le ineguaglianze aumentano.

“Troppi europei hanno la sensazione di trovarsi in un tunnel. Sono pronti a fare sforzi, se questi sono equamente ripartiti. Vogliono soprattutto capire chi decide e vogliono avere un peso sulle scelte per ritrovare dignità e speranza”.

“Siamo convinti – aggiungono Monti e Goulard – che, per uscire durevolmente dalla crisi, dobbiamo ripensare la democrazia a tutti i livelli, europeo e nazionale, senza contrapporli. E giunto il momento di abbandonare le dispute istituzionali e le recriminazioni incrociate che nuocciono al bene comune. Un disarmo generale si impone al fine di riconciliare gli europei con l’Europa”.