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Modificando un gene, ben 16 anni di vita in più

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ROMA (WSI) – Modificando un solo gene si è riusciti ad allungare la vita ai topi del 20%. Questo, trasportato nell’uomo, potrebbe significare che in un futuro non molto lontano, l’età media degli esseri umani sfiorerebbe i cento anni. E’ quanto afferma un gruppo di ricercatori americani dell’Istituto nazionale per la Salute che ha pubblicato un articolo sulla rivista Cell Reports.

Il gene, chiamato ‘mTOR’ e modificato da alcuni ricercatori americani, ha allungato la vita ai topi ma ha anche creato uno squilibrio invecchiando o preservando, in maniera diversa, i tessuti e i diversi organi.

Si è così ottimizzato il coordinamento e la memoria, ma si è anche deteriorato più velocemente il tessuto osseo e si è verificato un forte abbassamento delle difese immunitarie. Il rischio è quello di avere degli anziani che hanno una perfetta memoria, ma sono affetti da una osteoporosi che gli impedisce di muoversi liberamente.

Tuttavia questi risultati potrebbero aiutare le terapie guida per le malattie legate all’invecchiamento su specifici organi bersaglio, come l’Alzheimer.

Sembrerebbe che allo studio ora ci sia un altro gene, che in pratica funziona come un orologio, che serve a regolare e rendere omogeneo l’avanzamento dell’età in tutto le parti del corpo. Come di consueto, però, prima di applicare queste terapie all’uomo sono necessari ulteriori studi e approfondimenti. (ANSA)