
Alla fine Milano non ce l’ha fatta. Sarà Amsterdam la nuova sede dell’Ema, l’Agenzia europea per il farmaco che dovrà lasciare Londra per la Brexit. A deciderlo è stato il sorteggio effettuato a Bruxelles dopo che al ballottaggio finale, al terzo turno, Milano e Amsterdam avevano ricevuto gli stessi voti.
Lo spareggio è avvenuto con due palline contenenti i foglietti con i nomi di Milano e Amsterdam inserite dentro un recipiente trasparente, una specie di bussolotto. Così Milano ha perso un miliardo e mezzo di proventi stimati e un bel po’ di prestigio.
“Grazie a Milano e grazie a tutti coloro che si sono impegnati per Ema, nelle istituzioni e nel privato. Una candidatura solida sconfitta solo da un sorteggio. Che beffa!” ha commentato su Twitter, il premier Paolo Gentiloni.
Critico il commento del sindaco di Milano, Giuseppe Sala:
“Veramente un po’ assurdo essere esclusi perché si pesca da un bussolotto. Tutto regolare, ma non normale. È possibile che alla fine ci sia stato anche qualche accordo politico“, ha detto Sala. “La mia valutazione – ha precisato poi Sala rispondendo alle domande dei giornalisti – è che nelle prime due votazioni è stato fatto valere il valore dei dossier, mentre dalla seconda votazione in poi sono partite le telefonate tra governi”.
Sulla stessa linea il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni:
“La monetina è triste. Il sorteggio è un po’ il paradigma di questa Europa che non sa decidere, non sa assumersi le responsabilità e lascia ad altri o alla sorte. Il modo peggiore per rapportarsi con i Paesi, un modo che genera non solo delusione ma anche tristezza”.