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MICROSOFTl: VERSO L’APPELLO A TEMPI SERRATI

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Il confronto giudiziario tra Microsoft (MSFT) e il dipartimento della Giustizia Usa corre su una corsia preferenziale.

Il giudice Thomas Jackson ha chiesto alle parti di stringere i tempi e queste hanno accettato di fornire entro 60 giorni le proprie proposte sulle sanzioni da applicare dopo la sentenza che ha riconosciuto la societa’ di Bill Gates colpevole di pratiche di monopolio e concorrenza sleale.

“Il mio obiettivo prioritario e’ quello di pronunciare il piu’ presto possibile le sanzioni perche’ possa iniziare immediatamente il giudizio di appello – ha detto Jackson agli avvocati- Non voglio che l’economia sia danneggiata ne’ sprecare il mio o il vostro tempo”.

Il giudice ha raccomandato alle parti di presentare ricorso direttamente alla Corte Suprema, saltando a pie’ pari l’istanza di Appello. L’indicazione ha lasciato perplessi i legali che stanno valutando l’opportunita’ di questa procedura.

Il ricorso diretto alla Corte Suprema, spiegano i giuristi, e’ previsto dallo Sherman Act, la legge su cui si basa la normativa antitrust americana, in quei casi che “sono di importanza pubblica generale”, ma e’ stato utilizzato solo una volta, durante il procedimento contro il monopolio telefonico di At&t.

L’ultima parola spetta ai giudici della Corte Suprema, che potranno accogliere il ricorso o rinviarlo alla Corte d’Appello del Distretto di Columbia, perche’ segua il suo iter naturale.

In ogni caso accusa e difesa dovranno chiudere la partita di fronte al giudice Jackson. Gli osservatori a Washington sottolineano le divisioni tra il dipartimento della Giustizia Usa e i rappresentanti dei 19 Stati americani che si sono uniti nella causa contro Microsoft.

Le ipotesi sinora circolate spaziano da una multa salata (un miliardo di dollari) accompagnata da stringenti regolamenti in grado di condizionare le pratiche commerciali del gigante del software, alla soluzione spezzatino, ovvero smembrare il gigante Microsoft in tre o quattro societa’ indipendenti.

Mentre gli avvocati accettavano di stringere i tempi, anche Bill Gates e’ arrivato a Washington. Il presidente e capo architetto del software di Microsoft sta partecipando a una conferenza alla Casa Bianca sull’impatto delle tecnologie sull’economia. Oltre al presidente Bill Clinton, partecipa all’incontro il presidente della Federal Reserve, Alan Greenspan.