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MICROSOFT: MERCATI CELEBRANO BUCO DA $3,9 MILIARDI

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Il mercato sembra aver snobbato l’annuncio di Microsoft (MSFT – Nasdaq), riguardante la svalutazione dei propri investimenti in partecipazioni azionarie per $3,9 miliardi, concentrandosi sul miglioramento del fatturato: le vendite del gruppo di Bill Gates dovrebbero attestarsi tra i $6,5 e i $6,6 miliardi, contro i $6,3-$6,5 miliardi stimati in precedenza.

La svalutazione delle partecipazioni azionarie, però, portera’ un forte ridimensionamento negli utili trimestrali, che dovrebbero scendere dai 42 centesimi per azione stimati dagli analisti, a 1 solo centesimo per azione.

Le case di brokeraggio hanno considerato la svalutazione degli investimenti in partecipazioni azionarie, come un fatto episodico, dando invece grande rilevanza al miglioramento nelle vendite.

Cosi’, ad esempio, Credit Suisse First Boston e Pacific Crest hanno alzato il rating sul titolo da “Buy” a “Strong Buy”, mentre UBS Warburg e Thomas Weisel Partners hanno reiterato il proprio giudizio di “Strong Buy”.

Nessuna banca d’affari ha abbassato il rating sul titolo in seguito all’annuncio.

Il titolo nella seduta di giovedi’ (quella successiva all’uscita dei dati) e’ stato fortemente premiato dal mercato, mettendo a segno un rialzo del 7,7%.

Tutto cio’ appare, quanto meno, un po’ strano, dato che Microsoft ha sempre ribadito che queste partecipazioni azionarie sono da considerarsi strutturali al business dell’azienda.

Infatti, in passato, gli utili derivanti da questo tipo di investimenti sono sempre stati valutati alla stregua di quelli generati dall’attivita’ principale e non come componenti straordinari.

Nello scorso trimestre ad esempio nessuno ha tenuto conto che, dei 44 centesimi di utile per azione registrati, ben 8 provenivano proprio dalle partecipazione azionarie del gruppo.

Inoltre in piu’ di un’occasione gli utili derivanti da queste partecipazioni hanno aiutato il gruppo a battere le aspettative del mercato, spingendo in alto il titolo.

Le motivazioni potrebbero essere ricercate nel desiderio degli analisti e del mercato di enfatizzare, in questa fase, le notizie positive che riguardano le societa’ tecnologiche, dandogli maggior risalto rispetto a quelle negative.

David Readrman, analista presso la banca d’affari Thomas Weisel, ha detto di aver accolto positivamente i dati di Microsoft perche’ il risultato dell’attivita’ principale e’ migliorato.

Ma interrogato sul perche’ questa volta non si sia tenuto conto, nel calcolare l’ammontare degli utili, dell’apporto proveniente dalle partecipazioni azionarie del gruppo,
differentemente da quanto fatto in passato, ha risposto di non essere in grado di fornire nessuna spiegazione.