L’accordo che Microsoft ha raggiunto venerdi’ col dipartimento di Giustizia Usa ha diviso a meta’ i 18 Stati americani che hanno intentato causa contro il colosso dei software.
Nove Stati hanno firmato una versione modificata del compromesso raggiunto dalla societa’ di Bill Gates con l’amministrazione Bush.
“Abbiamo lavorato per migliorare quella che era la struttura essenziale dell’accordo”, ha dichiarato il procuratore generale di New York Eliot Spitzer ai giornalisti davanti al Palazzo di Giustizia di Washington.
I nove Stati che invece si sono opposti ritengono che la soluzione del caso raggiunta venerdi’ non assicura la competizione in un’industria dominata dal sistema operativo Microsoft Windows, presente nel 95% dei personal computer nel mondo.
Colleen Kollar-Kotelly, il giudice della corte distrettuale incaricato del caso, ha detto di essere preparata a portare avanti due procedimenti legali paralleli il prossimo anno. Il giudice dovra’ determinare se l’accordo proposto e’ realmente teso a perseguire l’interesse pubblico e, inoltre, valutare le soluzioni piu’ severe proposte dagli Stati in disaccordo, i quali, a detta del loro rappresentante legale Brendan V. Sullivan Jr., sono molto scontenti dell’accordo raggiunto.
