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Metaverso, ora è il momento degli immobili. Boom di vendite

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La nuova frontiera per il mondo degli immobili passa attraverso il Metaverso. Le vendite del mattone nella nuova realtà virtuale di Meta Platforms, in cui Mark Zuckerberg vorrebbe trasferire nei prossimi anni un pezzo importante delle vite delle persone, hanno superato il valore di 500 milioni di dollari l’anno scorso e potrebbero raddoppiare quest’anno, secondo investitori e società di analisi. C’è già chi parla di “boom immobiliare”.

Gli acquisti avvengono sotto forma di NFT, cioè con un certificato che ne garantisce l’autenticità e la proprietà, e vengono pagati in criptovalute. L’obiettivo? Costruirci e farci cose virtuali, oppure per tenerseli qualche tempo nella speranza di rivenderli in futuro a un prezzo più alto.

Secondo un rapporto di BrandEssence Market Research, il mercato immobiliare del Metaverso dovrebbe crescere a un tasso annuo del 31% all’anno dal 2022 al 2028. Nel solo mese di gennaio, le vendite hanno superato gli 85 milioni di dollari. Il boom delle vendite è stato innescato dall’annuncio del 28 ottobre da parte di Facebook, che non solo ha cambiato nome in Meta, ma ha anche delineato quella che si preannuncia la più grande rivoluzione digitale dalla nascita di Internet.

Immobiliare sul Metaverso, il dominio è delle Big Four

Per gli investitori, la domanda è come assegnare il giusto valore e i rischi a un asset la cui scarsità è artificiale e il cui futuro è una tabula rasa. Oltre una dozzina di piattaforme stanno ora vendendo immobili nel metaverso, con nuovi che spuntano quasi ogni settimana. Finora, le vendite immobiliari si sono concentrate sui “Big Four”: Sandbox, Decentraland, Cryptovoxels e Somnium. Ci sono un totale di 268.645 particelle sulle quattro piattaforme, tutte di dimensioni variabili.

Sandbox domina il mercato, con il 62% della terra disponibile e tre quarti di tutte le vendite di terreni nel 2022. In questo popolare universo virtuale Snoop Dogg si sta costruendo una villa e sempre più società comprano terreni ed edifici.

Republic Realm, sviluppatore virtuale, ha pagato 4,3 milioni di dollari per alcuni terreni sulla piattaforma Sandbox, sta già sviluppando 100 isole, dette Fantasy Islands, con tanto di ville, barche e moto d’acqua. Le prime novanta isole sono state vendute in pochi giorni per 15.000 dollari ciascuna e qualcuno le sta già rivendendo per oltre 100.000 dollari.

“Ci sono grandi rischi, ma potenzialmente grandi guadagni” ha detto Janine Yorio, amministratrice delegata di Republic Realm.

Insomma, la proprietà digitale potrebbe essere la nuova miniera d’oro dell’investimento di capitali, o solo la prossima bolla destinata a scoppiare.