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Mercato obbligazionario: due possibili scenari secondo Capital Group

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Per gli investitori obbligazionari, ci saranno due elementi principali da tenere d’occhio nei prossimi mesi: la politica delle banche centrali e l’eventuale scoperta di un vaccino.

Ne è convito Jeremy Cunningham, Fixed Income Investment Director di Capital Group secondo il quale l’intervento delle banche centrali è stato senza precedenti e comporta conseguenze notevoli per gli investitori.
Nel periodo compreso tra l’inizio e la fine di marzo le banche centrali sono state interessate da livelli di attività senza precedenti, lavorando al fianco dei decisori politici. La crescita dell’offerta di liquidità M2 è aumentata del 16% tra febbraio e maggio 2020, livelli ben superiori – sia in termini di quantità che di rapidità – rispetto alla crisi del 2008. La medesima misura di iniezione di liquidità era cresciuta solo del 7% tra agosto 2008 e marzo 2009.

Gli scenari per gli investitori

Per Cunningham la pandemia può produrre diversi scenari per gli investitori obbligazionari.
Da un lato, un eventuale vaccino e il sostegno delle banche e del governo potrebbero far scendere i tassi di insolvenza. Dall’altro, fattori negativi come un più elevato livello di debito dei governi, le banche centrali che non intraprendono ulteriori azioni e l’assenza di un vaccino, potrebbero far aumentare i tassi di insolvenza.
L’attrattiva dei titoli high yield dipende da questi scenari. Per il momento, i mercati stanno prezzando un tasso di default annuale del 6-7%, ma la durata della crisi sarà molto importante.
La Fed ha stabilizzato i prezzi degli asset di rischio, le stime legate al virus suggeriscono tuttavia che con buone probabilità la disoccupazione USA rimarrà superiore al 10% per il prossimo anno, e senza un vaccino la ripresa richiederà molto più tempo. Per gli investitori high yield è quindi importante bilanciare ottimismo e pessimismo per trarre vantaggio da entrambi gli scenari.

Inoltre per l’esperto di Capital Group i fallen angel, obbligazioni investment grade che sono scesi allo status high yield, diventeranno un tema dominante negli anni a venire. Quest’anno e il prossimo, il rating di circa 500 miliardi di dollari di obbligazioni investment grade potrebbe essere declassato ad high yield, vista la maggior aggressività delle agenzie di rating rispetto alle crisi precedenti.

“Consideriamo gli angeli caduti più come un’opportunità che un rischio. Nel corso del tempo, questi titoli tendono a sovraperformare l’indice complessivo high yield. Molte società che operano in settori come l’energia, l’auto, l’industria, i materiali e i consumi ciclici sono buoni candidati per tornare all’investment grade entro i prossimi cinque anni” conclude Cunningham.