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MERCATO IN ATTESA PER LA RIUNIONE BCE DI DOMANI

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*Questo documento e’ stato preparato da MPS Capital Services ed e’ rivolto esclusivamente ad investitori istituzionali ovvero ad operatori e clientela professionale ai sensi dell’allegato n.3 al
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(WSI) – Oggi sono attesi i Pmi servizi dei principali paesi dell’area Euro che per Italia e Spagna potrebbe continuare rimanere sotto la soglia dei 50. Negli Usa oggi molto atteso l’indice Ism non manifatturiero dopo il posizionamento a gennaio in prossimità del minimo storico.


Tassi di Interesse: in area Euro i tassi di mercato sono scesi con il decennale che ha sfiorato il supporto del 3,82% in seguito al discorso di Bernanke ed all’andamento negativo dei listini azionari. Sul fronte macro la seconda lettuba del Pil del quarto trimestre ha registrato un rallentamento del dato congiunturale dello 0,4% dal precedente 0,7%. Il contributo dei consumi privati è stato nullo, mentre quello degli investimenti e delle esportazioni è stato dello 0,2%. Il 2007 si è concluso con una crescita del 2,6%.

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Continuano le tensioni sui mercati finanziari: l’indice Itraxx Crossover è infatti rimasto sui massimi, mentre restano penalizzati i paesi periferici con lo spread sul decennale Italia Germania salito a 52 pb. Nel frattempo gli operatori restano in attesa della riunione della Bce di domani. Sul decennale il supporto si colloca a 3,80%.

Negli Usa tassi di mercato in rialzo a fine serata parallelamente al veloce recupero dei listini azionari nelle ultime ore di contrattazione, dopo la diffusione della notizia, da parte di CNBC, in merito a progressi significativi sul piano di salvataggio della compagnia di assicurazione Ambac. Nel corso della giornata erano arrivate notizie di possibili ulteriori svalutazioni da parte di Citigroup dopo che il fondo sovrano del Dubai (che già qualche mese fa aveva ricapitalizzato la banca Usa per circa 7Mld$) aveva dichiarato che Citigroup avrà probabilmente bisogno di ulteriori iniezioni di capitali.

Merrill Lynch ha poi stimato le possibili ulteriori svalutazioni in circa 18Mld$. Di conseguenza il titolo Citigroup è arrivato a toccare il minimo degli ultimi 9 anni. Sul fronte auction rate securities si registra ancora un elevato tasso di fallimento delle relative aste pari a circa il 70%. La difficile situazione sul fronte immobiliare ha portato ieri Bernanke ad avanzare una proposta piuttosto forte: ridurre il valore del debito verso i mutuatari più in difficoltà, per evitare in ultima analisi il completo fallimento di questi ultimi.

Bernanke ha proposto di riallineare il valore dei prestiti a quello attuale degli immobili sottostanti per evitare il pericoloso fenomeno del c.d. negative equity. La proposta del capo della Fed pertanto va ben oltre il contenuto della manovra di Bush dello scorso anno (c.d. Hope Now) finalizzata invece alla riduzione della sola quota interessi dei mutui. Sul decennale supporto ancora a quota 3,50%.

Valute: Dollaro in deprezzamento in chiusura verso Euro dopo aver nuovamente ritestato l’area intorno a 1,5250. Il calo del prezzo del greggio porta ad ipotizzare la possibilità di un ritracciamento fino al supporto di 1,5110/1,5150. Un indice Ism nettamente sotto le attese potrebbe però nuovamente riportare il cross in prossimità di 1,5250. Nel frattempo segnaliamo come la valuta europea abbia oggi segnato un nuovo record storico verso la sterlina in prossimità di 0,7680. Torna a deprezzarsi lo Yen durante la notte vs. Dollaro. Il cross sembra avere trovato un livello di supporto a 102,66. Nel frattempo durante la notte il dato relativo agli investimenti aziendali del quarto trimestre 2007 è stato deludente, inducendo gli operatori a stimare una revisione al ribasso del Pil dell’analogo periodo che si era attestato al 3,7% annualizzato. Lo Yen si è deprezzato anche verso Euro, creando un supporto a 156. Stabile da due sessioni lo Yuan cinese verso Dollaro.

Materie Prime: giornata negativa per le materie prime ad eccezione del cotone che ha guadagnato il 2,4%. Dopo numerose sessioni caratterizzate da rialzi generalizzati, sono arrivati i realizzi da parte degli operatori. Il greggio Wti è tornato sotto i 100$/b su segnali che l’Opec, nella riunione odierna, lascerà invariati i target di produzione. Prese di profitto anche sull’oro (-1,8%) spinto dal calo del greggio che ha ridotto i timori di inflazione. I ribassi hanno coinvolto anche i metalli industriali guidati dal rame (-2%). Tra gli agricoli il più penalizzato è stato il grano (-2,5%) su attese di produzione australiana in forte aumento nell’anno 2008/09.

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