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MERCATO IMMOBILIARE: E’ IL MOMENTO DI RIPARTIRE

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Il settore immobiliare e’ alle prese con la peggiore crisi dalla Grande Dpressione. I prezzi delle case sono ai minimi in 6 anni. Ci vogliono 9 mesi per vendere una casa. Ciononostante sembra che il mercato sia giunto ad un punto di svolta e il sorprendente incremento di vendite di case esistenti ne e’ la dimostrazione.

Sinora i prezzi delle case in picchiata hanno tenuto alla larga potenziali acquirenti perche’ questi ultimi non avevano intenzione di comprare un asset che quasi sicuramente avrebbe perso ancora valore, o almeno inizialmente.

Ma adesso i prezzi sembrano essere calati cosi’ tanto in alcune regioni da rendere l’acquisto piu’ economico dell’affitto, in particolare nella costa occidentale. Se a questo si aggiungono tassi sui mutui a livelli minimi record, non sorprende che la domanda abbia iniziato una fase di recupero.

“In molte aeree adesso puoi permetterti di possedere una casa ad un prezzo inferiore rispetto a quello che ti costerebbe affittarla”, dice Mollie Carmichael, senior vice president di John Burns Real Estate Consulting, azienda che offre consulenza all’industria immobiliare e con sede a Irvine, California.


Nella California del Sud le vendite di case sono cresciute del 50.5% rispetto all’anno passato dopo che la mediana dei prezzi ha subito una flessione del 34.6% a $278000, e dopo che i compratori hanno colto l’occasione al volo per mettere le mani sulle proprieta’ mmobiliari ipotecate.

Carmichael sostiene che nelle aeree californiane dell’Inland Empire, Riverside e San Bernardino, particolarmente colpite dalla crisi immobiliare, la media di affitto per un appartamento e’ di $1157, mentre la media per il pagamento di un mutuo post tasse, preso come campione un singolo nucleo familiare con un livello medio di risorse economiche, e’ di $1154. E il prezzo e’ destinato a scendere sino a $979 entro la meta’ dell’anno.

Le vendite di case esistenti negli Stati Uniti sono salite del 6.5% a 4.74 milioni dal tasso annuale di 4.45 milioni in novembre. Nel 2008 le vendite di case esistenti sono scivolate del 13.1% a 4.91 milioni di unita’, sui minimi dal 1997.

La media nazionale dei prezzi delle case e’ scesa del 15.3% da un anno prima, a $175400. Si tratta del peggioramento piu’ marcato da quando il NAR ha iniziato a conservare i dati, nel 1968 e probabilmente il piu’ pronunciato dalla Grande Depressione, secondo quanto riferito ai giornalisti da Lawrence Yun, chief economist di Nar.

“Il report conferma che ci avevamo visto giusto, le vendite hanno toccato il fondo”, dice Celia Chen, senior director in housing economics per Moody’s Economy.com a West Chester, in Pennsylvania. “I prezzi attuali, che scontano le ipoteche, stanno contribuendo ad abbassare valore, specialmente nella zona della Costa occidentale dove i prezzi stanno attirando nuovi compratori”, ha concluso

Un altro fattore chiave potrebbe giocarlo il tasso sui mutui, scivolato sui livelli che non vedeva da decenni. nella setttimana conlusasi il 22 gennaio l’interesse sui mutui a tasso fisso a 30 anni era al 5.12% in media, quasi un punto percentuale in meno del livello in cui si trovava a fine novembre. Una settimana prima i tassi sui mutui erano al 4.96%, il livello piu’ basso dal 1971, quando Fannie Mae ha iniziato a registrare i dati.

Secondo il NAR il valore delle case esistenti in vendita e’ diminuito dell’11.7% a 3.68 milioni di unita’ nel mese scorso, rispetto ai 4.16 milioni di novembre, traducendosi in un’offerta di 9.3 mesi. “Ma normalmente il tasso e’ di 6 mesi, quindi e’ vero che l’offerta rimane alta”, spiega ancora Chen.

“Tuttavia il fatto che il valore delle case si stia riducendo e’ una buona notizia”.

Fonte: Reuters