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MERCATI USA: PREANNUNCI E TRADING SU OPZIONI

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Fare trading su opzioni di societa’ che preannunciano o emettono allarmi utili sta diventando un modo di speculare sui movimenti dei prezzi sempre piu’ popolare a Wall Street.

Su questa scia di pre-annunci, Cisco ha riaffermato mercoledi’ le stime per il primo trimestre fiscale e ha detto che gli utili e il fatturato al 31 ottobre saranno in linea con le aspettative di Wall Street. Sulla lista delle sorprese al ribasso, Sun Microsystem ha avvertito di spettarsi una perdita operativa superiore a quanto previsto. Sun ha detto che il fatturato sara’ inferiore alle aspettative e che tagliera’ circa il 9% della forza lavoro.

Con le opzioni, gli investitori possono speculare sui grandi movimenti delle azioni dovuti agli allarmi utili. Riferisce Lilliam Seyman che per la meta’ delle opzioni trattate dalla squadra Miller Tabak: “Stiamo vedendo un panic-buying (acquisto dettato dalla paura) perche’ gli investitori pensano che le societa’ rilascino qualche dichiarazione negativa” in relazione a quelle che hanno gia’ emesso.

La scorsa settimana sono stati riportati pesanti acquisti di opzioni call (scommesse al rialzo) su Oracle sulla scia di buone notizie provenienti da Cisco, dato che gli investitori hanno speculato sul fatto che la prima avrebbe fatto altrettanto.

Tellabs, che deve riportare un annuncio sugli utili, ha visto una grosso volume di contrattazione sulle opzioni put in scadenza il 10 ottobre. I trader di opzioni sembrano aspettare con altrettanta impazienza i preannunci di BMC Software e Three-Five System. La volatilita’ sulle opzioni di Three-Five System e’ stata sopra la media, dato che i trader hanno visto una forte domanda di questi strumenti e hanno prezzato di conseguenza il movimento, facendo in modo che gli investitori pagassero maggiormente per forti sbalzi nel prezzo del sottostante.

Come agiscono, in base a tutto cio’, gli investitori? Se una societa’ preannuncia o emette un allarme utili, generalmente vendono opzioni put se sono rialzisti per assicurarsi il maggior premio. Al contrario, vendono call in seguito ad annunci utili se sono ribassisti.

Peak6, un market-maker sul mercato delle opzioni, la scorsa settimana ha annunciato che fara’ un altro passaggio sul mercato delle IPO. La societa’, con base a Chicago e specializzata in trading su opzioni, vuole raccogliere fino ad $80 milioni, $10 milioni in piu’ di quanto originariamente previsto quando la societa’ si e’ quotata ad aprile.

Peak6 ha proposto un emendamento alla SEC, rivelando che vuole vendere 4 milioni di azioni ordinarie ad un prezzo di $18-$20 l’una. Tuttavia la richiesta ha anche dimostrato chiaramente la pressione competitiva che si trovano a fronteggiare i market-maker sulle opzioni, in relazione al collegamento con i 5 mercati nazionali delle opzioni (visto in generale come livellamento delle possibilita’ di contrattazione dei privati investitori) e alla internazionalizzazione degli ordini (percepito come beneficio per i clienti istituzionali).

La SEC ha autorizzato un progetto che dovrebbe collegare il flusso degli ordini sulle opzioni su piu’ mercati, inclusi i mercati domestici americani delle opzioni su titoli. “Una conseguenza di questo progetto sara’ di eliminare la disparita’ di prezzo sulla stessa opzione trattata in diversi mercati, portando piu’ trasparenza nei prezzi delle opzioni su azioni e, viceversa, limitando la nostra possibilita’ di compiere arbitraggi e quindi riducendo i guadagni”.

I market-maker si stanno muovendo anche verso l’interno, un trend incominciato gia’ prima dell’attacco terroristico dell’11 settembre. “Alcuni broker-dealer agiscono come controparte dei loro clienti, invece che processare gli ordini sul mercato alla maniera tradizionale. Se questo processo dovesse allargarsi – aggiunge la nota – potrebbe mettere in pericolo le nostre possibilita’ di profitto e ridurre le entrate”.

La SEC ha garantito un’estensione di 6 mesi alle varie piattaforme di scambio di opzioni per trovare delle regole comuni. Il vecchio limite era stato fissato al primo ottobre.

Per le regole della SEC, i broker devono informare i clienti dell’inoltro degli ordini quando questi vengono eseguiti a prezzi inferiori a quelli migliori esposti, sebbene la SEC rinuncera’ a tali requisiti per i mercati collegati elettronicamente. Le varie piattaforme hanno accettato di lavorare ad un progetto che possa piu’ facilmente instradare gli ordini dei clienti da un mercato all’altro, tuttavia i dettagli devono ancora essere finalizzati.

In aggiunta, la SEC sta cercando commenti pubblici su due proposte circa la possibilita’ di trattare future sulle singole azioni e opzioni sugli indici a base ristretta. La SEC sta quantificando i margini da richiedere per gli investitori che vogliano scambiare future su singole azioni, essenzialmente i contratti future sono collegati alle singole azioni. Questo nuovo veicolo di investimento ha un grande fascino sugli investitori di azioni, opzioni e future e dovrebbe cominciare ad essere trattato entro la fine dell’anno negli Stati Uniti.