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MERCATI USA: MEGLIO ACQUISTARE TIMIDAMENTE

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Nessuno puo’ con certezza indicare quando il mercato raggiunge il fondo, quindi gli esperti suggeriscono agli investitori di cercare i segnali che indichino che i rischi di un altro sostanziale declino siano diminuiti e poi, invece di lanciarsi negli acquisti, di prendere tempo.

Dopo aver raggiunto il punto piu’ basso, infatti, i titoli azionari possono rimbalzare per settimane o mesi e il Wall Street Journal avanza l’idea che anche l’investitore che acquista troppo presto o troppo tardi riesce ad avere titoli a prezzi molto piu’ convenienti che nel passato.

David Dreman di Dreman Value Management, ad esempio, ha iniziato ad avvicinarsi a nomi quali Cisco Systems (CSCO – Nasdaq) e Apple Computer (AAPL – Nasdaq), ma come regola non vuole acquistare troppo presto. “Non si sa quanto questo mercato intenda scendere, quindi bisogna essere cauti”, ha commentato.

Con l’indice S&P 500 in calo del 26% dai record e il Nasdaq a -66% gli esperti sono ora in cerca del segnale che mostri come l’intero mercato sia sotto il segno dell’orso.
Tecnicamente il Dow Jones Industrial Average non lo e’ ancora, poiche’ non ha ancora perso il 20% dai massimi, ma gli investitori professionisti tengono sott’occhio lo Standard & Poor 500.
E’ infatti la decima volta dalla Seconda Guerra Mondiale che l’indice e’ in calo del 20% o piu’ e nelle precedenti nove occasioni chi ha acquistato a questi livelli ha, secondo la societa’ di ricerche Ned Davis Research, ottenuto mediamente un guadagno del 18% entro un anno.

Considerando le similitudini con i mercati del passato, alcuni esperti pensano pero’ che non e’ ancora ora di tornare ad acquistare a piene mani. Nel 197$, infatti, dopo un calo del 20% i titoli sono scesi ulteriormente del 35%.

“Non si puo’ paragonare questo mercato con quello del 1974 – ha commentato Edward Kerschner, stratego di UBS Warburg – questo mercato scende a causa della mancanza di utili, non a causa dell’inflazione”.

Poiche’ i prezzi azionari riflettono le previsioni sugli utili futuri, un altro segnale da tenere d’occhio e’ il miglioramento dei risultati aziendali.
Dopo i dati sulla disoccupazione di marzo, gli investitori vogliono essere certi che il clima stia migliorando e a questo punto basterebbe la diminuzione delle revisioni in negativo dei profitti per far felici le borse.

Prima di tornare ad acquistare, gli esperti suggeriscono di guardare al prezzo e al valore del titolo. Nonostante il crollo del mercato, infatti, lo S&P 500 viene trattato ancora a circa 20 volte gli utili delle sue societa’. Certo un multiplo migliore delle 37 volte gli utili raggiunto durante il massimo del mercato, ma comunque ancora superiore alla media di 15 volte del passato.

Il gestore Dreman, comunque, suggerisce di guardare ai valori individuali dei titoli, piuttosto che a quelli del mercato in generale. Alcuni titoli, infatti, sono scambiati a livelli inferiori a quelli del passato. Intel (INTC – Nasdaq), ad esempio, e’ ora a 17 volte gli utili contro la media di 17,4 volte degli ultimi cinque anni e Microsoft (MSFT – Nasdaq) e’ a 31,5, vicino al minimo degli ultimi cinque anni di 29 volte gli utili.

Parecchi analisti dichiarano che molti segnali fanno pensare che il peggio sia passato; il mercato, del resto, ha gia’ ‘testato’ i minimi e dopo un altro paio di test, la ripresa dovrebbe iniziare.

Un sondaggio della societa’ di brokeraggio Quick & Reilly ha appena reso noto che il 37% dei clienti ‘vede il toro’ all’orizzonte – il livello piu’ basso degli ultimi sette anni.
Gli analisti considerano pero’ questo segnale positivo, in quanto il ‘sentiment ‘ del mercato da’ l’idea di quando avverra’ la capitolazione, cioe’ la vendita in massa che puo’ mettere fine al calo degli indici.