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MERCATI: NON E’ IL MOMENTO DI CERCARE OCCASIONI

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Inframmezzata da tipici rally da mercato orso, la discesa dei mercati USA prosegue inesorabile, e coloro che fino a qualche tempo fa facevano previsioni bullish sul quarto trimestre hanno capito che e’ meglio tacere.

Da tempo, vi ho messo in guardia contro i falsi rally del mercato e contro una ripresa che sara’ molto piu’ debole di quanto Wall Street vorrebbe farvi credere.

La scorsa settimana, le brutte notizie sul settore farmaceutico hanno scatenato il panico (non erano proprio questi i titoli a prova di recessione?), con Schering-Plough in calo di oltre il 20% nella cinquina.

E che dire degli hi-tech EMC e Cisco Systems, che sono scesi ai minimi degli ultimi cinque anni, trascinando al ribasso il resto del mercato? Ormai non ci sono dubbi: la ripresa dell’hi-tech e’ molto lontana.

Completano questo quadro a dir poco deprimente le sconfortanti notizie macroeconomiche e le continue preoccupazioni su un imminente attacco all’Iraq, che pesano su un po’ tutti i settori.

Ve lo dico ancora una volta: questo NON e’ il momento di cercare occasioni sul mercato.

La situazione attuale e’ estremamente simile a quella degli anni 1973-74. Allora, circa il 20% dei titoli trascino’ in rialzo il mercato, mentre ci vollero otto anni perche’ l’azionario allargato cancellasse i danni che erano stati fatti. Oggi, mentre ci sono opportunita’ in societa’ con una crescita degli utili REALE (e significativa), molte altre aziende, incluse dozzine delle societa’ USA piu’ capitalizzate, hanno davanti a se’ una lunga e difficile scalata.

Investite in queste societa’ a vostro rischio e pericolo. Molte di esse non andranno da nessuna parte per mesi o anni a venire. E sempre piu’ scenderanno ulteriormente dai livelli attuali.

A novembre, mentre la maggior parte degli analisti tentava di convincervi che il rally era vero, io ho emesso un “sell alert”. Da allora gli investitori hanno perso miliardi di dollari con azioni che io raccomandavo di vendere.

Ecco quali sono (quotazioni al 4 ottobre 2002):

Sun Micro, -67%
Williams Companies, -89%

Lucent, -73%
Qwest, -73%
Halliburton, -41%
Corning, -75%
Alcatel, -70%
e molte altre.

A marzo, quando la maggior parte degli analisti disse che le azioni non potevano “scendere ulteriormente”, vi ho invitato ad evitare questi grossi nomi (quotazioni al 4 ottobre 2002):

WorldCom, ora in bancarotta
LSI Logic, -57%
Bristol-Myers Squibb, -50%
AOL-Time Warner, -52%
Home Depot, -36%
Cablevision, -75%
Verisign, -74%
AMR Corp, -69%
e molte altre.

E oggi, tante altre societa’ come queste corrono gli stessi rischi.

Mercati deboli, vendite in calo, estrema competitivita’ sui prezzi, scandali contabili. E con i volumi che aumentano perche’ i trader sono ormai tornati dalle vacanze estive, io temo vendite molto pesanti. Morale: DOVETE assolutamente tenervi alla larga da questi titoli.

Ma fare soldi in questo mercato NON E’ IMPOSSIBILE. Nonostante la selvaggia volatilita’ abbiamo assistito ad alcuni buoni guadagni. Tra i titoli che hanno messo a segno forti rialzi, consiglio Lennar Corp., United Health Group, Lockheed Martin e Tenet Healthcare.