Società

MERCATI FINANZIARI: L’ OUTLOOK (27/4/05)

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USA:l’atteso dato sulla fiducia dei consumatori Usa di aprile è risultato inferiore alle attese, evidenziando il terzo calo consecutivo. Sia la componente corrente che quella prospettica hanno contribuito a tale performance. L’economic outlook è arrivato ai livelli minimi da metà del 2003.

Contrastante la percezione delle condizioni del mercato del lavoro: a fronte di una view piuttosto stabile in termini di correnti, la percezione per il futuro è invece molto più negativa. Infatti la percentuale di coloro che si attendono minori posti di lavoro nei prossimi 6 mesi è passata da 15,8 a 18%.

Il dato sulle vendite di nuove case di marzo ha invece sorpreso nettamente in positivo con un incremento mensile del 12,2%, la variazione più elevata dal settembre del 2003. Tale performance ha sorpreso anche perché verificatisi in un mese in cui i tassi sui mutui sono risultati lievemente in rialzo, pur permanendo su livelli assoluti storicamente contenuti.
Il diverso tenore dei due dati pubblicati ieri lasciano ancora piuttosto incerte le prospettive dell’economia per le quali vi è ancora una divisione tra chi propende per una fase di rallentamento limitata al mese di marzo e chi invece ipotizza la possibilità di un’estensione nei mesi a venire.

Sui mercati azionari hanno pesato in negativo anche alcune notizie di fonte corporate come ad esempio i deludenti risultati trimestrali di Lexmark. A mercati chiusi è risultata deludente anche la trimestrale di Amazon, che ha registrato profitti in calo malgrado un recupero del fatturato.

Europa: i dati preliminari relativi all’inflazione tedesca di aprile hanno evidenziato un tendenziale in rallentamento (all’1,5%, dall’1,8% di marzo) avvalorando l’ipotesi di un dato favorevole anche per l’intera area Euro. In tal senso ulteriori indicazioni giungeranno dal dato spagnolo ed italiano in calendario domani e dopo domani rispettivamente.

Relativamente alla crescita le notizie giunte ieri confermano una situazione di sostanziale stallo. Nella presentazione del rapporto annuale della Bce il presidente Trichet ha infatti confermato la presenza di una ripresa graduale, anche se rimangono molti fattori di incertezza. Leggermente più pessimista Papademos secondo cui i segnali dei primi tre mesi del 2005 evidenziano una moderata espansione, e ad oggi non sono ancora evidenti segni di rafforzamento.

Tra le principali economie dell’area rimane in affanno la Germania dove ieri i sei istituti tedeschi hanno più che dimezzato le stime di crescita del paese portandole allo 0,7%, dall’1,5% previsto nel rapporto dello scorso ottobre.

Asia-Pacifico:prevale il segno meno tra i principali indici della regione con l’indice Nikkei che ha chiuso la seduta con una flessione dello 0,28% a causa dei timori per l’impatto che il calo della fiducia dei consumatori Usa potrebbe avere sulle esportazioni.

Notizie positive invece dal fronte delle trimestrali. Ieri, dopo la chiusura delle negoziazioni al Kabutocho, Advantest (-0,66%), maggior produttore al mondo di equipaggiamento per le verifiche di qualità dei chip, ha reso noto un utile operativo quasi raddoppiato, aspettandosi al contempo un declino dell’utile dell’1,2% nel nuovo anno fiscale, più benevolo di quando non si cominciava ad attendersi, mentre Honda Motor (-1,35%), terzo maggior produttore automobilistico dell’arcipelago, ha annunciato un aumento del 27% a/a nell’utile netto per il trimestre gennaio-marzo 2005, ma ha anche previsto una diminuzione della redditività nell’anno fiscale corrente, primo calo da cinque anni a questa parte, citando la situazione fortemente concorrenziale del mercato cinese.

Sempre ieri, a mercati chiusi, Sharp (+0,682%) ha evidenziato un utile operativo annuale al livello record di ¥151,02Mld, in crescita del 24% a/a, soprattutto grazie al buon andamento delle vendite di schermi piatti e telefoni cellulari, ma ha anch’essa preoccupato parte degli osservatori con una previsione di crescita degli utili del 6% nell’anno fiscale in corso, inferiore alle attese.

La Banca Mondiale ha alzato le stime di crescita per il 2005 dell’Asia dell’est al 6% dal 5,9%, citando la crescita più forte delle attese della Cina. In Cina il Pil crescerà dell’8,3% dalla precedente stima del 7,5%, in Sud Korea del 4,2% dal 4,4%, mentre in Indonesia del 5,5% dal 5,4%.

Commodity: pressoché invariato il prezzo del greggio sulla scia delle dichiarazioni saudite secondo cui gli attuali prezzi non riflettono la reale situazione di domanda ed offerta, e che comunque il paese sarebbe pronto ad aumentare la produzione in caso di bisogno.

L’Arabia Saudita ha inoltre annunciato che investirà 50 Mld$ per aumentare la produzione al fine di rispondere alla futura domanda mondiale di greggio. Attesi per oggi i dati sulle scorte statunitensi.

A cura di A. Cesarano (Responsabile desk Market Research), L. Lorenzoni (Economista Senior), A. Mercuri (Analista), C.Pace (Economista)