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Mega redditometro pronto entro fine ottobre: tutte le novità

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Roma – E’ passato ormai un anno dalla presentazione del redditometro, ma ancora l’Agenzia delle Entrate non e’ andata oltre la sperimentazione di quello che dovrebbe essere lo strumento numero uno per combattere il cancro dell’evasione fiscale.

Finalmente il redditometro pare pronto al via: entro fine ottobre entrera’ in vigore un sistema che passa al vaglio il tenore di vita delle persone non solo analizzando asset di proprieta’ come la barca o il Suv, ma andando a scavare in profondita’ fra le pieghe della quotidianita’, scansionando dallo stipendio della colf, alle spese per il cellulare, alle spese per l’istruzione dei figli, ai proventi devoluti in beneficenza, passando addirittura per l’abbonamento in palestra, fino alle parcelle corrisposte al veterinario.

“Sul redditometro ci stiamo lavorando. Ho sempre detto che preferisco aspettare un po’ di piu’ ma avere uno strumento che ci consente di snidare l’evasione al di fuori del reddito d’impresa”.

Questo e’ quanto ha affermato il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, nel corso dell’audizione alla Commissione finanze della Camera. Befera ha anche precisato che “stiamo lavorando su due forme di redditometro, una per la selezione preventiva e una per l’attivita’ di controllo”.

Il sistema e’ stato presentato la prima volta il 25 ottobre scorso. La sperimentazione doveva durare pochi mesi, per essere pronti a giugno. Ma restano ancora alcuni nodi da sciogliere, come il peso da assegnare a ciascuna di quelle cento voci spia e la definizione di quanto il tenore di vita debba essere più basso del reddito dichiarato per far scattare i controlli.

Inoltre, come riferisce il Corriere della Sera, alle questioni tecniche si sono aggiunte quelle politiche. “Il timore vero, infatti, è che il redditometro si trasformi in uno studio di settore applicato a 22 milioni di famiglie e 50 milioni di contribuenti. Le spese rilevate nelle categorie-campione avranno un peso nel calcolo del reddito ma a questo verrà aggiunto anche un coefficiente di moltiplicazione in base all’area geografica e al nucleo familiare”, si legge sul quotidiano.

In poche parole, il reddito di chi acquista un’auto in una regione dal reddito medio-basso sara’ conteggiato con un “peso specifico” superiore rispetto a chi compra la stessa auto in una regione a reddito piu’ alto. E poi ancora bisognera’ calcolare il numero dei familiari per un totale di 55 gruppi omogenei che genereranno il calcolo finale. Sono tanti.

E come afferma al Corriere Claudio Siciliotti, presidente dei commercialisti, si corre un rischio concreto: “potenzialmente il redditometro può diventare strumento automatico e assumere valore legale comportando l’inversione dell’onere della prova a carico del contribuente”.