Economia

McKinsey: ondata di licenziamenti nelle banche d’affari

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Il divieto europeo della pubblicazione delle ricerche sull’azionario stabilito con la direttiva MiFid 2, che entrerà in vigore da gennaio 2018, costerà molto caro a centinaia di analisti attualmente impiegati nelle principali banche di investimento, con queste ultime pronte a tagliare di circa 1,2 miliardi di dollari di investimenti nell’area.

È quanto rileva un rapporto della società di consulenza McKinsey & Co, che anticipa un taglio del 30% circa degli attuali 4 miliardi che le 10 principali banche d’affari spendono attualmente ogni anno in ricerca. Questo significherà che verranno apportati anche tagli al personale proporzionati.

Dal 2011 l’organico delle banche d’investimento impiegato nella ricerca nel settore dell’equity ha già subito una diminuzione del 12 per cento della forza lavoro a 3.900 unità. Ma il futuro ora sembra ancora più grigio.

“Due o tre banche globali conserveranno il loro status nella nuova era, svolgendo un ruolo primario nelle negoziazioni di azioni in tutto il mondo”, si legge in un rapporto di McKinsey ripreso da Bloomberg.

“Nei prossimi cinque anni, le banche dovranno fare scelte difficili, mettendo in campo i loro punti di forza. Non solo i ranghi più alti saranno ridotti, ci saranno sconvolgimenti in diversi mercati “.

Si stima che l’entrata in vigore della direttiva europea MiFid II avrà conseguenze negative sulle spese che le banche effettueranno nelle ricerche e analisi di mercato, perché i gruppi finanziari dovranno pagare per ogni singolo studio effettuato (e sapranno anche quali sono stati gli investimenti più efficaci, potendosi regolare di conseguenza).

Fondi hedge e gestori che vorranno comprare ricerche e analisi di mercato, ad esempio, non saranno più disposti a comprare tuto il pacchetto e preferiranno fare piuttosto “acquisti” mirati e personalizzati. Le banche saranno dunque costrette a cambiare completamente i loro modelli di investimento nella ricerca, se vorranno continuare a vendere con successo le loro ricerche sull’azionario ai propri clienti (come per l’appunto gestori, fondi hedge e altri investitori).