Economia

Materie prime, la carenza di componenti frena i macchinari industriali

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Negli ultimi due anni, una serie di importanti interruzioni nella catena delle forniture ha colpito il settore dei macchinari. La carenza di materie prime e le fluttuazioni dei prezzi provocate dalla pandemia e dalle conseguenze della guerra in Ucraina hanno creato un ambiente sfidante per il settore in Italia. In questo periodo di incertezze e grossi cambiamenti, le aziende del nostro paese hanno mostrato grande resilienza e flessibilità. Ne abbiamo parlato con Alfredo Mariotti, direttore generale di Ucimu-Sistemi Per Produrre. ”L’industria italiana di settore sta andando bene nonostante il contesto generale davvero complicato. L’ultimo dato disponibile, relativo all’andamento degli ordini del primo trimestre 2022, indica un leggero calo dovuto anzitutto al confronto con lo stesso periodo del 2021″, spiega Mariotti.

Proseguono gli ordini, nonostante le difficoltà nelle materie prime

La Lamiera, fiera di settore che si è appena conclusa alla fiera di Milano Rho, ha dato riscontri positivi: il mercato italiano è vivace anche grazie agli incentivi 4.0, ed è interessante anche la domanda estera. Ciò che preoccupa è la difficoltà nel reperire materie prime e componenti, oltre al rincaro dei prezzi. Problematiche che rendono difficile la produzione dei macchinari. “Le imprese hanno un portafoglio ordini ricco ma il rischio è che debbano fermare gli impianti in attesa dell’approvvigionamento di materiali”, chiarisce Mariotti.

”La guerra tra Russia e Ucraina è un grande problema. La situazione è davvero preoccupante, anzitutto per le popolazioni direttamente coinvolte ma anche per il resto del mondo. Ci sono evidenti ripercussioni che si abbattono sul sistema industriale. Va considerato che un conflitto di questo tipo crea una situazione di incertezza molto forte che è il più grande deterren- te agli investimenti in nuove tecnologie di produzione. Secondo Mariotti “le aziende italiane costruttrici di macchine utensili sono molto flessibili e quindi si stanno organizzando per trovare fornitori alternativi di materiali e componenti. Per questo, nel mese di marzo 2022, con la situazione in netto peggioramento a causa della guerra in Ucraina, Ucimu ha cercato di sensibilizzare il governo. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha risposto alle sollecitazioni dicendosi disponibile ad aprire un tavolo di confronto. Nell’attesa, le aziende italiane cercano fonti alternative per continuare a produrre”.

 

L’articolo integrale è stato pubblicato sul numero di giugno 2022 del magazine di Wall Street Italia