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Maroni lancia la protesta fiscale: via Equitalia dal Nord

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Roma -Invita il «suo popolo» alla disobbedienza civile e lo sollecita a «passare ad azioni concrete» affermando che Equitalia deve andarsene dal nord. È un Roberto Maroni più duro del solito quello che interviene alla Festa dei Popoli a Venezia. «La rivoluzione può partire dal nord – afferma il leader della Lega – e per questo invito tutti i sindaci del nord, anche quelli che non sono della Lega, ad accogliere la nostra azione di protesta».

I PODESTA’ – Maroni si è detto preoccupato per le proposte che arrivano dal governo sulla riduzione del potere alle Regioni: «Solo il fascismo aveva questa opinione, non vorrei che il governo pensi di mandare i podestà al posto dei prefetti». Ma Maroni poi ha aggiunto che «finchè c’è la Lega c’è speranza, finchè c’è la Lega ci sarà democrazia».

Maroni è tornato poi sul progetto delle Euroregioni sottolineando che queste hanno un senso solo ad una condizione: «che siano a statuto speciale. Sulla proposta di legge costituzionale vogliamo raccogliere milioni di firme, solo così riusciremo a conquistare la nostra indipendenza».

IL «FALLIMONTI» – Quindi sferra un duro attacco al governo Monti definito «il governo Fallimonti». «I numeri di questo governo – afferma – sono i numeri di un terremoto, di un fallimento politico di Monti e di chi ha mandato lì Monti, e sappiamo chi è» con chiaro riferimento al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Facendo riferimento al «debito pubblico aumentato di 4 punti, nonostante la pressione fiscale sia la più forte del mondo mentre l’inflazione è quasi raddoppiata, la disoccupazione è aumentata di 3 punti, e quella giovanile è un’emergenza sociale». Poi ha definito la riforma del lavoro «della lacrimevole ministro Fornero un obbrobrio che va cancellato».

SIAMO VIVI – Spazio anche per galvanizzare i suoi. «Oggi è una festa contro chi voleva la Lega morta e sepolta. Siamo più vivi che mai». Maroni poi ha ricordato che si deve «rimanere uniti, solo la Lega può vincere la sua battaglia. La Lega è viva e vuole tornare a combattere. È tornata ad essere la potentissima. C’è solo un voto utile e si chiama Lega Nord per la Padania».

Breve intervento anche di Umberto Bossi che ha attaccato Monti «anche se ha casa a Varese non ha nulla a che vedere con lo spirito del Nord». «Ve la faremo pagare -ha incalzato- i crimini contro il nostro popolo non verranno dimenticati anche da chi verrà dopo di noi e regolerà i conti».

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