Società

Malcontento in Cina: monta la rabbia dei cittadini

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New York – Sono in molti da anni a porsi la stessa domanda: quando i cinesi smetteranno di accettare tutte le condizioni imposte dal governo – tra cui sfruttamento del lavoro, salari ridicoli, assenza di tutela per quelli che dovrebbero essere considerati innati diritti civili, facendo sentire la loro voce in massa?

Quel momento si avvicina sempre di più. Il malcontento della popolazione cinese si legge infatti nelle proteste che si intensificano ogni giorno. L’ultimo caso riguarda il fine settimana appena trascorso e vede protagonista la città di Fuan, situata nella provincia di Fujian, a sudest della Cina.

Qui migliaia di manifestanti hanno attaccatoe distrutto i veicoli della polizia, ribaltando anche tre camion, sempre delle forze dell’ordine.

Non si conoscono ancora bene le ragioni della “sommossa”. Un residente ha spiegato che la rabbia è sorta in quanto i paramedici hanno impiegato circa un’ora per aiutare i feriti, provocati dall’inseguimento di un automobilista da parte delle macchine della polizia.

L’uomo, di cui si conosce solo il cognome, Lin, si sarebbe rifiutato di sottoporsi al test dell’alcool; e l’inseguimento avrebbe coinvolto tre motociclette, provocando appunto il ferimento di alcune persone.

Un’associazione di diritti civili di Hong Kong ha affermato invece che la manifestazione è stata contro la corruzione che dilaga nel paese. Il punto è che queste proteste stanno diventando sempre più comuni. I cinesi sono infatti al limite della pazienza, anche per le pensioni che non sono state adeguate alla crescita dell’inflazione.