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MACRO & MERCATI: IL DOLLARO A RISCHIO CALO

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*Questo documento e’ stato preparato da MPS Finance Banca Mobiliare S.p.A. ed e’ rivolto esclusivamente ad investitori istituzionali ovvero ad operatori qualificati, così come
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di WSI.

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(WSI) –
Negli Usa atteso il discorso di Bernanke sugli squilibri globali, un evento che non prevede la sessione domande e risposte. Vista la vicinanza con il Fomc del 18 settembre e visto anche il recente discorso tenuto il 31 agosto, il capo della Fed potrebbe omettere dichiarazioni in merito alle prospettive di politica monetaria.

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Tassi di Interesse: ieri in area Euro ulteriore calo dei tassi di mercato, soprattutto sulla parte lunga della curva. Lo spread 2-10 anni è sceso di 2pb chiudendo a 19 pb, gli stessi livelli di giovedì. Continuano a persistere tensioni sul monetario, con il tasso overnight calato sotto il 3,20% in chiusura, sebbene questa mattina si collochi intorno al 4%. Sul decennale la resistenza si colloca a 4,16% ed il supporto a 4,05%. Negli Usa tassi di mercato ancora in sensibile calo eguagliando sul comparto decennale il minimo del 2006 pari a 4,29%.

I discorsi di alcuni membri della Fed (Mishkin e Yellen in particolare) hanno sottolineato i rischi sulla crescita derivanti dal rallentamento immobiliare e dalla crisi nel settore dei mutui. Dalle dichiarazioni di altri membri Fed sono però emersi anche toni meno certi in merito alle ripercussioni sulla crescita, lasciando intender come all’interno della Fed il dibattito, in vista del Fomc del 18 settembre, potrebbe essere piuttosto animato. Di conseguenza al momento appare ancora prevalente l’ipotesi di un taglio dei tassi limitato a soli 25pb nel prossimo incontro di politica monetaria. Il calo dei tassi si è ieri verificato in una giornata in cui i mercati azionari sono apparsi relativamente stabili a fronte invece di un sensibile allargamento sia degli spread sui titoli dei paesi emergenti sia dei corporate bond, segnali questi ultimi ancora di forte incertezza tra gli operatori. Per oggi il 4,29% rappresenta un importante supporto sul comparto decennale in attesa del discorso di Bernanke nel tardo pomeriggio.

Valute: Dollaro in deprezzamento verso Euro arrivando a superare temporaneamente la soglia di 1,38. Le preoccupazioni relative alla crescita Usa rappresentano un elemento non favorevole al biglietto verde in vista anche dell’importante dato sulle vendite al dettaglio Usa del prossimo venerdì. Laddove dovesse prevalere anche tra gli operatori l’ipotesi di un taglio limitato a soli 25pb. il 18 settembre p.v., l’area compresa tra 1,38 ed il massimo storico a 1,3852 rappresenterebbe nel breve una resistenza piuttosto rilevante. Primo supporto a 1,3720. E’ tornato a deprezzarsi lo Yen dopo il marcato apprezzamento della giornata precedente. Verso Dollaro livelli di resistenza si collocano a 114 e 115,60, mentre il supporto più vicino a 112,60. Verso Euro il primo supporto passa intorno a 155, mentre la resistenza a 158. Prosegue l’apprezzamento dello Yuan cinese vs Dollaro dopo che nel corso della notte l’inflazione in Cina è salita al ritmo più elevato dal dicembre 1996 a causa della componente alimentare.

Materie Prime: il prezzo del greggio è salito in prossimità del livello record dopo che una serie di attacchi in Messico agli impianti di produzione. Gli attacchi hanno interessato anche le tubature di gas naturale, con il prezzo di quest’ultimo salito di oltre il 7% sul mercato. Nel frattempo oggi si riunirà l’Opec a Vienna per decidere se aumentare la quota di produzione. Ancora in calo i metalli industriali, tra i quali segnaliamo il calo dello zinco (-2,9%) che ha raggiunto il minimo degli ultimi 17 mesi su attese di eccesso di produzione. Tra gli agricoli, ancora in rialzo il grano (+1,1%).

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