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MACRO & MERCATI: FOCUS SEMPRE SUI MUTUI

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*Questo documento e’ stato preparato da MPS Finance Banca Mobiliare S.p.A. ed e’ rivolto esclusivamente ad investitori istituzionali ovvero ad operatori qualificati, così come
definiti nell’art. 31 del Regolamento Consob n° 11522 del 1° luglio 1998 e successive modifiche ed integrazioni. Le analisi qui pubblicate non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale
di WSI.

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(WSI) – In area Euro oggi non sono attesi dati macro di rilievo, mentre durante la settimana è attesa la pubblicazione degli ordinativi industriali di gennaio per Italia ed area Euro e la spesa per consumi francese di febbraio, che potrebbe fornirci delle indicazioni sulle vendite al dettaglio per lo stesso mese. Negli Usa oggi è atteso l’indice Nahb sulla fiducia dei costruttori, il cui consensus di Bloomberg News stima un ulteriore ribasso per il mese in corso. Nel corso della settimana la decisione del Fomc sui tassi dovrebbe concludersi con un nulla di fatto. Sarà interessante ascoltare gli interventi di numerosi membri della Fed sul mercato del credito ed i numerosi dati provenienti dal mercato immobiliare.

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Tassi di Interesse: in area Euro chiusura di settimana con tassi pressoché stabili e con lo spread sul tratto 2-10 anni pressoché nullo. In settimana gli operatori resteranno soprattutto in attesa dei dati statunitensi e di nuovi sviluppi sul fronte mutui. In generale è atteso un lieve rialzo dei tassi con spread che dovrebbe tornare lentamente positivo. Sul dieci anni il supporto si colloca a 3,89% e la resistenza a 3,97%.

Negli Usa i tassi di mercato sono lievemente saliti dopo i dati macro contrastanti: inflazione generale oltre le attese, recupero della produzione industriale di febbraio, ma calo della fiducia dei consumatori stimata dall’università del Michigan. Il lieve aumento ha interessato tutta la curva con la pendenza rimasta pressoché invariata intorno a –4pb sul tratto 2-10 anni. Il dato relativo all’inflazione ha però impattato sulle aspettative implicite nelle breakeven dei Tips che sono salite di molto raggiungendo il 2,40% sul tratto decennale. Per ciò che riguarda i tassi di mercato, sul tratto decennale per oggi i livelli di supporto passano dal 4,52% e 4,46%, mentre la resistenza più significativa intorno al 4,60%.

Valute: Dollaro in deprezzamento vs Euro sui timori che il settore immobiliare possa rallentare l’intera economia statunitense. Gli operatori speculativi continuano ad avere notevoli posizioni nette lunghe combinate in Euro, a livelli vicini al record assoluto, come evidenziato dal report del Cftc. Nel corso della settimana la resistenza principale passa da 1,3370 circa, livello già toccato lo scorso dicembre. Qualora tale livello fosse superato si aprirebbero spazi per un ulteriore apprezzamento dell’Euro fino a 1,35/1,3650.

Nel corso della notte lo Yen si è deprezzato poiché gli operatori stanno scommettendo che il governatore della BoJ Fukui, nel corso della conferenza stampa di domani, possa far capire che il livello dei tassi rimarrà invariato per i prossimi mesi. Per la sessione odierna verso Euro il livello di resistenza si colloca a 156,30 circa, il supporto intorno a 154. Verso Dollaro il supporto più vicino si colloca a 115,75, mentre la resistenza a 117,80 circa. Infine segnaliamo l’apprezzamento dello Yuan cinese vs Dollaro dopo l’inatteso rialzo dei tassi in Cina nel corso del fine settimana.

Materie Prime: in rialzo i preziosi con l’oro che ha guadagnato circa l’1% spinto dalla debolezza del Dollaro. Positivi anche i metalli industriali trainati da nichel, alluminio e rame. In calo il greggio Wti dopo che il presidente iraniano ha chiesto di poter intervenire presso il consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite a New York.

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