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MACRO & MERCATI: FASE DI RIASSESTAMENTO

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di WSI.

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(WSI) –
Tassi di Interesse: in area Euro è proseguito il rialzo dei tassi di mercato in seguito al dato migliore delle attese dell’indice Zew tedesco. L’indice ha evidenziato un miglioramento sia della componente corrente sia di quella prospettica. Il tasso del decennale ha superato la resistenza del 4,33%, mentre lo spread sul segmento 2-10 anni è nuovamente sceso sotto i 4 pb. Le breakeven inflation sono rimaste pressoché stabili, malgrado il calo del prezzo del greggio. In Germania oggi è attesa l’asta da 7 Mld€ circa di Bund decennale, con cedola 4,25%. Sul dieci anni la nuova resistenza si colloca a 4,38%. Negli Usa tassi di mercato in rialzo soprattutto sulla parte a breve termine con il differenziale 2-10 anni nuovamente prossimo all’azzeramento dopo essere rimasto in negativo per diverse settimane.

Tale andamento è la logica conseguenza dell’affievolirsi delle aspettative di un taglio dei tassi da parte della Fed a fine anno, in conseguenza anche delle dichiarazioni di alcuni esponenti della Fed (ieri Lacker che lo scorso anno aveva a più riprese votato per un rialzo dei tassi oltre l’attuale 5,25%) che segnalano la fiducia nella ripresa dell’economia dopo il punto minimo del primo trimestre. Il rialzo dei tassi di mercato dell’ultima settimana non è stato determinato da un incremento delle aspettative di inflazione che anzi hanno seguito un trend calante come evidenziato dall’andamento delle breakeven inflation passate sul decennale da 2,38% a 2,35%. Il mercato obbligazionario ha pertanto risentito solo della migliorata fiducia sull’andamento dell’economia oltre che della continuazione del rally del mercato azionario. Sul decennale siamo arrivati ad un importante livello di resistenza pari a 4,83% che indichiamo anche oggi come rilevante. Si tratta dell’ultimo livello prima dei massimi dell’anno a quota 4,89%. Nel frattempo continua la buona tenuta relativa dei bond emergenti con l’indice Embi+ spread che per la prima volta ha forato al ribasso la soglia dei 150pb.

Valute: Dollaro in lieve apprezzamento verso Euro, continuando gradualmente l’avvicinamento alla soglia di 1,34-1,3415 che indichiamo anche oggi come principale supporto. In tal caso la principale ragione è dettata dalla chiusura delle ingenti posizioni lunghe di Euro degli operatori speculativi, approfittando dell’attenuarsi delle attese di un taglio dei tassi Fed a fine 2007. Yen in deprezzamento verso Dollaro sulla scia dell’attesa di un consistente flusso di Yen in uscita in giugno verso asset stranieri in conseguenza del pagamento di cospicui bonus (stimati in circa 100Mld$) da parte delle aziende nipponiche nel corso del prossimo mese. Nel frattempo gli incontri tra esponenti Usa e cinesi si sono risolti con un forte richiamo di Paulson ad azioni concrete nel breve termine ed un generico invito del vice premier cinese a non politicizzare il tema del crescente avanzo commerciale cinese. Prima resistenza dello Yen verso Dollaro in prossimità del massimo dell’anno a quota 122,19.

Materie Prime: forte calo nella seduta di ieri per tutti i comparti. Tra i peggiori quello energetico (-1,7%), con il prezzo del greggio Wti che è ritornato nuovamente sotto i 66 $/b sulla speculazione, sia di un incremento delle scorte atteso per oggi, che da una maggiore produzione da parte delle raffinerie statunitensi. Forte ribasso anche per la benzina (-3,1%). Tra i metalli industriali peggiore performance per nickel (-4,56%) e rame (-2%); per quest’ultimo pesano le aspettative di una minore domanda da parte della Cina legata anche al fatto che le scorte cinesi quest’anno sono quasi triplicate. Preziosi invece penalizzati dal Dollaro che continua nella fase di apprezzamento.

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