*Questo documento e’ stato preparato da MPS Capital Services ed e’ rivolto esclusivamente ad investitori istituzionali ovvero ad operatori qualificati, così come
definiti nell’art. 31 del Regolamento Consob n° 11522 del 1° luglio 1998 e successive modifiche ed integrazioni. Le analisi qui pubblicate non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.
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(WSI) –
In Area Euro oggi atteso l’indice tedesco IFO. Le attese sono per un leggero calo rispetto al mese di settembre a causa degli strascichi delle turbolenze nel mercato del credito e all’apprezzamento dell’Euro nei confronti del dollaro. Negli Usa attesi i dati sui beni durevoli di settembre e soprattutto le indicazioni provenienti dalle vendite di nuove abitazioni dello stesso mese che potrebbero confermare la situazione di crisi nel settore immobiliare.
Tassi di Interesse: in area Euro ieri i tassi di mercato sono scesi con lieve aumento dello spread 2-10 anni a 23pb. Sul monetario continua il trend in calo dell’Euribor a 3 mesi che si attesta a 4,62%. Gli indici di fiducia Pmi hanno evidenziato un rimbalzo del settore servizi ad ottobre, mentre il settore manifatturiero ha mostrato un ulteriore rallentamento. Sul decennale i supporti si collocano a 4,13% e 4,10% per oggi. Negli Usa tassi di mercato in marcato calo principalmente dopo la pubblicazione della trimestrale di Merrill Lynch che ha evidenziato la perdita più elevata su base trimestrale mai registrata dalla banca Usa nella sua storia quasi centenaria. La banca Usa ha inoltre proceduto a svalutazioni di portafoglio per oltre 8Mld$, un valore nettamente superiore alle stime di 5Mld$ pubblicate solo lo scorso 5 ottobre.
La radice dei problemi per Merrill Lynch risiede nell’impatto negativo delle forti perdite nel settore dei Cdo e dei mutui subprime. Tutte le principali agenzie di rating hanno successivamente proceduto a tagliare il rating sul debito della banca Usa. Le borse Usa hanno pertanto risentito in modo diffuso della performance negativa del settore finanziario, anche in seguito al successivo annuncio di tagli occupazionali per circa 3000 unità da parte di Bank of America. I listini sono comunque riusciti a recuperare parte delle perdite di metà giornata grazie soprattutto alla positiva performance del comparto energetico. La trimestrale di Merrill Lynch ha suonato ieri come un campanello di allarme tra gli operatori sulla possibilità che l’impatto delle recenti turbolenze di mercato non si sia esaurito con quanto dichiarato nelle recenti trimestrali delle principali banche Usa. La stessa Bank of England, nel suo Financial Stability Report ha ammesso che il sistema finanziario globale è esposto al rischio di ulteriori instabilità, quantificando in circa 350Mld$ l’impatto sul sistema bancario domestico di eventuali vendite diffuse di attività finanziarie. Non è pertanto sorprendente l’atteggiamento degli operatori che hanno ieri cominciato a prezzare la possibilità di un taglio dei tassi anche di 50pb. il prossimo 31 ottobre. Per oggi continuiamo a ribadire l’importanza del supporto a 4,30/4,35% sul comparto decennale.
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Valute: Dollaro sostanzialmente stabile verso Euro. La possibilità di notizie ancora non favorevoli sul settore immobiliare Usa potrebbe spingere il cross nuovamente in prossimità del massimo storico a quota 1,4350. Yen in apprezzamento sulla scia dell’aumento dell’avversione al rischio tra gli investitori. Verso Dollaro i livelli di supporto si collocano a 113,26 e 112,60. La resistenza a 115. Prosegue l’apprezzamento dello Yuan cinese verso Dollaro, dopo che i dati macro hanno evidenziato una crescita nel terzo trimestre pari all’11,5% a/a in Cina.
Materie Prime: forte rialzo del greggio che si riavvicina agli 88$/b dopo che il Dipartimento dell’energia Usa ha annunciato un calo inatteso delle scorte di 5,29Mln di barili verso attese del mercato di rialzo. Deboli i metalli industriali penalizzati dai dati immobiliari Usa. Il rame ha perso circa l’1,4% scendendo ai minimi delle ultime 5 settimane. Misti i metalli preziosi. Ancora un forte calo del grano dopo che la Russia ha negato di avere l’intenzione di aumentare il dazio sulle esportazioni oltre il 10%.
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